Come rilanciare il Paese? La ricetta di Assobiotech – Federchimica punta a costruire un ecosistema ndirizzato all’innovazione, per affiancare la ricerca nel campo delle scienze della vita e accompagnarle dal laboratorio al letto del paziente.
Si può ripartire dalla bioeconomia per avere un pianeta più sostenibile, insomma.
Tre le priorità richiamate da Assobiotech al Governo, per fare robusta l’agenda in vista della Legge di Bilancio 2021.
E’ il “Piano per il biotech nazionale e lo sviluppo del Paese”, lanciato in occasione dell’evento digitale “Biotech, il futuro migliore. Per la nostra salute, per il nostro ambiente, per l’Italia”, cui hanno pòartecipato anche il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi e la mnistra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.
Tre aree di intervento e 23 proposte al centro del Piano cui si arriva dopo mesi di confronto e dibattito tra imprese, start-up, istituzioni, enti di ricerca e associazioni, con l’obiettivo di definire proposte di policy e piani di azione reali e già entrati nelle strategie di chi lavora a sviluppare competitività e a muoversi sul piano reale della lotta alla pandemia in chiave di sostenibilità.
“Il nostro auspicio – commenta Riccardo Palmisano, Presidente Assobiotec, come rileva l’Ansa – è che questo documento possa diventare un utile e agile strumento per i decisori politici chiamati a definire e disegnare interventi di policy. Un possibile manuale dal quale partire per far finalmente diventare il biotech motore essenziale per la salute, per l’ambiente, per la ripartenza del Paese”.
“La ricerca di base deve lavorare di pari passo con l’applicazione e l’industrializzazione delle nuove scoperte- sostiene con l’Ansa il ministro Manfredi. “Si tratta di un tema importante che richiede una forte integrazione di tutta la filiera della ricerca pubblica e privata con modelli innovativi. Va poi sottolineata l’importanza, soprattutto in ambito farmaceutico, di un partenariato virtuoso tra startup e big company come leva di innovazione”.
Assobiotec-Federchimica vuole dare impulso alla ricerca nel campo delle scienze della vita, fondamentale in questo periodo, con cinque azioni:
– adeguare le norme italiane sulla sperimentazione animale a quelle europee;
– realizzare entri d’eccellenza italiani sulla scia dei ‘Catapult’ inglesi e svedesi per far crescere conoscenza e valore nel sistema Paese;
– accelerare il processo di approvazione delle sperimentazioni cliniche;
– ampliare il tessuto produttivo bio-farmaceutico;
– rimodulare completamente la governance farmaceutica.
Come far crescere un reale ecosistema per l’innovazione?
Assobiotech punta al raddoppio degli investimenti in ricerca pubblica; all’istituzione un’Agenzia Nazionale della Ricerca e di uno sportello unico per gli investitori italiani ed esteri che investono in tecnologia e innovazione; allo sviluppo di una rete di centri di trasferimento tecnologico fondati sulla ricerca; al varo di misure fiscali utili all’incremento degli investimenti pubblici e all’attrazione di investimenti privati; alla modifica degli indicatori di valutazione dei ricercatori universitari.
In primo piano anche gli obiettivi più ampi della bioeconomia. Occorre riconvertire i siti industriali dismessi in bioraffinerie integrate nella programmazione territorio. E occorre una convinta revisione del quadro normativo per arrivare alla sperimentazione in campo delle varietà vegetali ottenute grazie alle biotecnologie sostenibili.