Come sfruttare le biotecnologie per produrre energia? Biomimesi, una startup calabrese, ha puntato sulla disciplina da tempo sfruttata in vari settori industriali per realizzare Elettro500M, un generatore/accumulatore di energia cellulare originata dalle molecole di glucosio o dalle biomasse. Vincitrice di un bando della Regione Calabria per 180mila euro, la startup ha lanciato nello scorso mese una campagna di crowdfunding su ideacrowdfunding.it che vuole definire entro il marzo 2021 con un importo di 80mila euro da destinare ad un centro di ricerca, il Biometric Innovation Lab. Il Lab produrrà il prototipo utile alla fase della industrializzazione, per presentarsi sul mercato entro il 2023. In più, Biomimesi concorrerà a bandi nazionali ed europei o lancerà nuove campagne di finanziamento.
I materiali del prototipo saranno inerti derivati dal riciclo di plastiche e membrane biologiche. Il mercato possibile di riferimento è l’automotive, con un modello che potrà costare fino a 6mila euro, o quello dei sistemi biomedicali.
“La tecnologia utilizzata – dice il Ceo di Biomimesi, Paolo Sinopoli – è scalare ed estremamente modulabile rispetto all’utilizzo finale. La resa di energia di un cm cubo di Elettro500M, per dare un paragone, è leggermente inferiore a quella di una batteria di litio da 12V. Il ciclo di ricarica con il “carburante liquido” necessario al sistema consente velocità, autonomia e sicurezza, oltre che un costo decisamente inferiore ai carburanti normali. Ciò cui lavoriamo è un cambio completo di paradigma rispetto a quanto visto finora nel settore dell’energy storage, perché utilizziamo processi biologici completamente eco compatibili al posto dei processi elettrochimici che impattano pesantemente sul pianeta. E uno smaltimento finale del sistema non produrrà scorie inquinanti”.