HomeGreenAUTO ELETTRICHE: COSTERANNO MENO DI QUELLE A PETROLIO IN 6 ANNI

AUTO ELETTRICHE: COSTERANNO MENO DI QUELLE A PETROLIO IN 6 ANNI

Entro il 2027 i veicoli elettrici avranno un prezzo inferiore rispetto a quelli con motore a combustibili fossili, anche in assenza di tassazioni agevolate o di eventuali incentivi economici all’acquisto. La previsione è contenuta in un rapporto pubblicato da BloombergNef (Bnef) ed è segnalata da AdnKronos. Automobili e furgoni
elettrici saranno in grado di coprire il 100% delle vendite nel territorio Ue entro il 2035, se i legislatori europei e nazionali introdurranno le giuste politiche, a partire da limiti alle emissioni di Co2 più rigorosi rispetto a quelli attuali.

Secondo lo studio Bnef commissionato dalla Federazione europea Transport & Environment (T&e), il primo segmento di veicoli elettrici a diventare più convenienti di quelli tradizionali sarà quello dei commerciali leggeri, già nel 2025. Seguiranno, l’anno successivo, le berline elettriche (segmenti C e D) e i Suv di tutte le dimensioni. Le ultime a raggiungere la parità, fra sei anni, saranno le auto più piccole (segmento B).

Gli analisti di Bnef avvertono però che la diminuzione dei costi di produzione e il conseguente aumento di consenso dei consumatori sono strettamente connessi con l’aumento dei volumi di produzione e vendite di veicoli elettrici. Ecco perché Transport & Environment sottolinea l’importanza di prevedere degli obiettivi vincolanti intermedi al 2027, oltre a quelli già previsti nel 2025 e 2030, per poi raggiungere il target finale che preveda lo stop alla vendita di nuovi veicoli a combustione interna nel 2035. ”Lo studio Bnef dimostra come i veicoli elettrici rappresenteranno presto una realtà alla portata delle tasche di tutti i nuovi acquirenti. Entro massimo 6 anni, saranno più economici dei motori a combustione interna.

Una buona notizia per il clima, per i consumatori e per la leadership industriale europea” commenta Veronica Aneris, direttrice per l’Italia di T&e. L’esempio più significativo in tal senso è quello dei furgoni leggeri: in questo segmento, i veicoli elettrici rappresentano oggi appena il 2% delle vendite totali, a causa di standard di emissioni molto deboli che non stimolano i produttori a investire nella transizione. Eppure, proprio i furgoni elettrici sono quelli per i quali è più vicina la data in cui costeranno meno dei furgoni tradizionali: molto dipende dal costo delle nuove batterie che – ricorda lo studio Bnef – dovrebbe crollare del 58% entro il 2030, rispetto ai prezzi del 2020. I veicoli in cui il costo delle batterie incide di più, come appunto i furgoni leggeri, diventeranno più economicamente vantaggiosi in un tempo minore. Ma che cosa avverrebbe se la Ue e gli Stati membri non prevedessero obiettivi più rigorosi per incentivare la transizione e lasciassero fare al mercato? Lo studio Bnef risponde anche a questo: senza forti politiche di indirizzo, le auto elettriche a batteria raggiungeranno una quota di mercato dell’85% e I furgoni solo l’83% entro il 2035. I
veicoli inquinanti continuerebbero a essere venduti più a lungo del necessario e questo impedirebbe alla Ue di centrare l’obiettivo di decarbonizzazione che si è posta per il 2050.

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