HomeTechIL TECH ANTIMICROBICO PER L'ALIMENTARE E IL BIOMEDICALE: NASCE SANIDRINK

IL TECH ANTIMICROBICO PER L’ALIMENTARE E IL BIOMEDICALE: NASCE SANIDRINK

Il tech che può sviluppare innovative funzioni per i condotti tubolari con peptidi antimicrobici. E’ l’obiettivo di Sanidrink, una startup che nasce nell’hub napoletano di Materias, l’acceleratore guidato da Luigi Nicolais. Le destinazioni finali dei prodotti finali di Sanidrink saranno il settore biomedicale e quello alimentare. Già selezionata da Regione Campania attraverso l’avviso “Campania Start Up 2020”, Sanidrink vuole fare presto, per esempio, nell’ambito delle borracce con cannuccia integrata.

Il presidente di Materias Luigi Nicolais e l’ad Caterina Meglio hanno chiamato ai vertici di Sanidrink Aniello Cammarano, che sarà l’amministratore unico, ed Annunziata Cummaro. Il primo, Ph.D in Materials Engineering, è attualmente Cio (Chief Innovation Officer) di Materias, la seconda, Ph.D in Biophysical Chemistry, è senior researcher presso l’azienda napoletana fondata dall’ex ministro e presidente del Cnr Nicolais.

Sanidrink si occuperà oltre allo sviluppo di condotti tubolari antimicrobici per uso alimentare anche della progettazione e realizzazione di dispositivi medici in ambito biomedicale.

”La Startup nasce da un brevetto che punta a creare nuove e più innovative connessioni tra gli advanced materials, i materiali cosiddetti intelligenti, e le applicazioni in ambito biomedicale ed alimentare. Parliamo di soluzioni innovative che renderanno le bottiglie riutilizzabili più sicure e i cateteri urinari e i tubi endotracheali meno suscettibili alle infezioni”, dice l’ad Aniello Cammarano.

“I peptidi antibatterici ed antimicrobici verranno utilizzati direttamente in fase di produzione dei condotti, funzionalizzandone le superfici e bloccando sul nascere l’azione di agenti patogeni. Una tecnologia che risponde a standard inediti di sicurezza alimentare ma che contribuirà anche a combattere la diffusione di infezioni nosocomiali e a fronteggiare microorganismi resistenti agli antibiotici”, spiega Annunziata Cummaro.

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