HomeIL CREDITO D'IMPOSTA 4.0 PUO' ESSERE UTILIZZATO ANCHE OLTRE I 3 ANNI

IL CREDITO D’IMPOSTA 4.0 PUO’ ESSERE UTILIZZATO ANCHE OLTRE I 3 ANNI

Nonostante il via libera del Ministero dell’economia alla possibilità che il Credito d’imposta 4.0 potesse eeere oggetto di cessione a terzi soggetti o di sconto in fattura, come avviene per il Superbonus 110% relativo agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, la Ragioneria di Stato si mette di traverso sulla questione. E così il Credito d’imposta potrà essere utilizzato solo in compensazione. La novità è che l’eventuale credito non utilizzato in quota annuale o nelle quote dei tre anni potrà essere riportato nell’anno successivo e anche in seguito, fino ad esaurimento.

Nel modello F24 deve essere indicato uno dei seguenti codici:

– 6935, investimenti in beni materiali e immateriali “generici”;
– 6936, investimenti in beni materiali Industria 4.0;
– 6937, investimenti in beni immateriali Industria 4.0.
Non si applicano le limitazioni di importo previste per la generalità dei crediti in compensazione (700mila euro/anno per le compensazioni, 250mila euro-anno per i crediti da riportare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi, il divieto di compensazione dei crediti relativi ad imposte erariali in presenza di debiti iscritti a ruolo per un importo superiore a 1.500 euro).

Il Credito deve essere ripartito in tre quote annuali di pari importo ed è utilizzabile nell’anno in cui viene determinato, a decorrere dall’anno di entrata in funzione per i beni “generici” e dall’anno di avvenuta interconnessione, per i beni “tecnologici”, quelli definiti “Industria 4.0”.

Per questi, qualora l’interconnessione si realizza in un anno successivo a quello di entrata in funzione, il credito d’imposta può essere utilizzato nel frattempo per la parte riconosciuta sui beni “generici”. Per tali investimenti effettuati nel periodo 16 novembre 2020/31 dicembre 2021 da soggetti con ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro (il Sostegni bis di fatto cancella quest’ultimo limite), l’utilizzo del credito può avvenire in un’unica quota annuale.

Seppure non ancora formalizzata in una nota ufficiale, in più occasioni l’Agenzia delle entrate ha affermato che l’eventuale credito non utilizzato in quota annuale o nelle quote dei tre anni, non viene perso ma si può riportare nell’anno successivo e da lì in avanti fino ad esaurimento.

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