Cosa sanno gli italiani della manovra di sostenibilità delle imprese? In particolare, cosa conoscono i lavoratori di un’azienda su quanto viene fatto? Una ricerca di illimity fotografa questa percezione. E afferma che un lavoratore su 3 non ne sa nulla.
E’ il dato che emerge dalla ricerca promossa da illimity attraverso la community della Banca “Vai oltre la forma” (che già nel 2019 contava oltre 40mila contributors e innovatori) e i canali social – con l’obiettivo di indagare l’evoluzione dei cambiamenti delle nostre abitudini lavorative, finanziarie e di vita in seguito alla pandemia da Covid-19. L’indagine è stata realizzata nella prima metà di luglio e ha coinvolto un campione di 633 persone rappresentativo della popolazione italiana internet user di 18 – 65 anni.
Il 66% degli intervistati pensa che la propria azienda dovrebbe puntare di più sul benessere dell’individuo con una maggior attenzione all’equilibrio vita-lavoro, al secondo posto c’è la sostenibilità ambientale con il tema degli investimenti in energie rinnovabili (64% del campione) e la riduzione dell’uso della plastica (43%), mentre l’attenzione al Gender Pay Gap, si posiziona al quinto posto (38%) dividendo però le scelte delle donne (52%), da quelle degli uomini (30%).
Ma cosa sanno gli italiani delle misure adottate dalle loro aziende sul fronte della sostenibilità? 1 su 3 non ne è a conoscenza. Il resto del campione, segnala che al tema del Gender Pay Gap, viene ancora dedicata poca attenzione: solo il 16% lo indica come ambito in cui l’azienda ha adottato iniziative specifiche, dato in contrasto rispetto a quello che gli italiani, e le donne in particolare, desidererebbero (52%). Tra le altre iniziative troviamo sul podio, ancora una volta, l’equilibrio vita privata-lavorativa (32% vs 66% delle misure desiderate), seguito dalla riduzione della plastica (30% vs 43%) e dall’attenzione alle energie rinnovabili (22% vs 64%).
Per Isabella Falautano, direttrice Comunicazione e Sostenibilità di illimity, “Raggiungere gli obiettivi di sostenibilità è una sfida che riguarda tutti noi, sia come individui che come società, e le aziende possono svolgere un ruolo fondamentale in tal senso, ponendosi come modelli virtuosi. Ecco perché in illimity abbiamo integrato, in modo nativo, le tematiche di sostenibilità nelle nostre strategie raggiungendo già importanti traguardi. Abbiamo infatti intrapreso una serie di azioni concrete per ridurre il consumo di energia, acqua e carta e compensato l’impronta emissiva di tutto il Gruppo scegliendo di essere Carbon Neutral. Per il settore finanziario, resta ora da affrontare la sfida legata alla riduzione delle emissioni finanziate, che consentirebbe di creare effetti di spillover con ricadute positive non solo sull’ambiente ma anche sullo stesso sistema produttivo. Sempre con l’intento di svolgere una funzione di utilità sociale per la collettività, abbiamo lanciato diverse iniziative, tra cui illimitHER, volta a promuovere le tematiche di Diversity & Inclusion, e fondazione illimity, istituita con l’obiettivo di creare nuovi spazi di inclusione e benessere anche
attraverso la rigenerazione di asset immobiliari”.