Dal tabià, l’antico fienile in legno delle Dolomiti (già allora luogo di ritrovo per l’intera famiglia, oltre che luogo di stoccaggio per il fieno) al Centro di aggregazione giovanile per la Valle del Chiese. E’ il progetto di ENG Group a Pieve di Bono. Una soluzione energy saving per l’aggregazione dei giovani, ma anche per gli eventi culturali del territorio.
Reinterpretazione contemporanea della tradizione costruttiva locale, un tempo costituita dalla
sovrapposizione di volumi leggeri in legno a sbalzo su massicci basamenti murari, l’edificio progettato dall’architetto Michele Buizza adotta per il piano terra la tecnologia costruttiva del calcestruzzo armato con matrice a vista e pigmentato, mentre il volume superiore
dell’auditorium è realizzato con struttura portante in X-lam, coibentazione naturale in calce-canapa e finitura esterna per facciata e copertura in lamiera di zinco-titanio.
“Nel nostro progetto -spiega Buizza – il sistema edificio è concepito sulla base del concetto “energy saving”, dove anche il paesaggio “collabora” con il bilancio energetico complessivo. L’involucro edilizio è pensato come un’interfaccia attiva, un elemento di mediazione tra l’ambiente interno ed esterno, una sorta di macchina regolatrice e sensibile, per ottimizzare e razionalizzare le risorse energetiche e naturali”.
Una scelta sostenibile non forzata e non casuale: “Nell’edilizia moderna la scelta dei materiali è volta sempre più al raggiungimento del risparmio energetico, della salubrità degli ambienti costruiti e della sostenibilità ambientale. Costruire con fibre vegetali comporta vantaggi di carattere ambientale, ma anche etico, sociale ed economico. Per questo motivo abbiamo utilizzato la calce di canapa: il materiale è perfetto per la bioedilizia. Aumenta l’isolamento termico del 30%, è ignifugo, antimuffa e migliora la resistenza antisismica”.
