Hera, prima azienda in Italia ad emettere nel 2014 una obbligazione “verde”, ha
lanciato con successo il suo terzo green bond, stavolta da 500 milioni di euro, indirizzato a progetti di economia circolare, ciclo idrico integrato, efficienza energetica.
Il terzo green bond del Gruppo guidato da Orazio Iacono ammonta a complessivi 500 milioni di euro, rimborsabili in 7 anni con una cedola dello 2,5% e un rendimento pari a 2,639%. La data di regolamento della nuova emissione è prevista per il 25 maggio 2022. È previsto che l’obbligazione venga quotata, sin dalla data di emissione, sul mercato regolato di Euronext Dublin e, contestualmente a tale data o in un momento successivo, sul mercato regolamentato del Luxembourg Stock Exchange e sul sistema multilaterale di negoziazione ExtraMOT PRO gestito da Borsa Italiana.
I fondi raccolti saranno usati per finanziare o rifinanziare numerosi progetti, già effettuati o previsti nel Piano industriale al 2025, articolati in 3 ambiti: ciclo idrico integrato (allineato agli SDGs 6, 13 e 14): progetti di gestione e trattamento delle acque reflue, infrastrutture fognarie e idriche per la resilienza e l’adattamento ai cambiamenti climatici; economia circolare, prevenzione e controllo dell’inquinamento (che risponde agli SDGs 11, 12 e 13) con progetti innovativi nella fabbricazione di materie plastiche, nella produzione di biogas e biocarburanti per l’impiego nei trasporti, i sistemi di raccolta dei rifiuti, la digestione anaerobica e il compostaggio dei rifiuti organici, le flotte dei mezzi per i servizi ambientali; efficienza energetica e infrastrutture (in coerenza con gli SDGs 7, 11 e 13): dalla produzione di energia elettrica tramite fotovoltaico e geotermia alle reti di teleriscaldamento, dall’installazione di dispositivi e apparecchiature per la regolazione e il controllo delle prestazioni energetiche alle tecnologie per le energie rinnovabili, dalle reti per l’introduzione dell’idrogeno alle reti di trasmissione e distribuzione di energia elettrica.
I partner dell’operazione
L’emissione del green bond Hera è stata coordinata da BNP Paribas, Credit Agricole CIB, Mediobanca e UniCredit come Joint Bookrunners; BBVA, Intesa Sanpaolo e Banco Santander come Bookrunner. Lo studio legale Legance ha assistito Hera, mentre lo studio Linklaters ha supportato i Bookrunners.
Sustainalytics, che ha analizzato il Green Financing Framework (GFF) di Hera e rilasciato la “second party opinion”, è una tra le società leader a livello globale nel rating nel campo degli investimenti responsabili e ESG, con uffici in 17 Paesi e oltre 500 analisti internazionali.