HomeGreenOKNOPLAST: REPLANT PER LE FORESTE DEL MARE, CIRCULAR E SUSTAINABILITY IN AZIENDA

OKNOPLAST: REPLANT PER LE FORESTE DEL MARE, CIRCULAR E SUSTAINABILITY IN AZIENDA

In occasione delle Giornate Mondiali dell’Ambiente (5 giugno) e degli Oceani (8 Giugno), Oknoplast, azienda leader nella produzione e distribuzione di infissi in PVC e alluminio, prende parte alla campagna Replant, promossa da Marevivo Onlus, associazione ambientalista che dal 1985 si adopera per la protezione del mare e delle sue risorse.

Le foreste del mare, l’insieme degli organismi vegetali presenti nelle sue acque, svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento degli equilibri naturali indispensabili per la nostra vita e per quella del Pianeta: producono più del 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbono circa un terzo dell’anidride carbonica in eccesso provocata dalle attività umane con una velocità 35 volte maggiore rispetto alle piante terrestri. Purtroppo, però, si stima che solo in Italia oltre il 30% delle praterie sommerse e fino all’80% delle foreste algali sia andato perduto e si prevede che entro il 2050 si arriverà a un’ulteriore regressione del 21% a causa dell’inquinamento, dei cambiamenti climatici e di altre attività umane come l’urbanizzazione delle coste, la pesca a strascico e l’ancoraggio selvaggio.

Oknoplast sostiene il progetto di Marevivo “Replant”, con le sperimentazioni di piantumazione della Cymodocea nodosa, considerata tra gli habitat minacciati e in declino, con l’obiettivo di poter un giorno riforestare il mare e avviare così una più ampia campagna di divulgazione scientifica e di sensibilizzazione riguardo al ruolo vitale di questi ambienti marini.

L’attività sperimentale di “Replant” si struttura in più fasi, in corso proprio in questi giorni: una prima indagine sul territorio per identificare le aree di prelievo delle piante e le aree ideali per il trapianto e l’attecchimento delle zolle; una seconda fase di formazione degli operatori e una terza fase finale di trapianto delle zolle di fanerogame sommerse e monitoraggio dell’attecchimento, con un’analisi del tasso di espansione delle neonate praterie e del livello di accrescimento di biodiversità. La piantumazione della Cymodocea nodosa serve quindi a studiare nuove metodologie di ricolonizzazione delle praterie marine con l’obiettivo di diventare una best practice replicabile in altri siti costieri.

«Da sempre Oknoplast opera in modo responsabile e consapevole, impegnandosi in modo concreto a ridurre l’impatto negativo delle nostre attività sull’ambiente – afferma Margherita Sarbinowska, Marketing manager Oknoplast Italia – Lavoriamo costantemente per cercare metodi di lavoro all’avanguardia per un approccio sempre più sostenibile. Ci siamo resi conto che questo non basta, ma c’è bisogno di un impegno corale che vada oltre al proprio raggio d’azione. Iniziative come Replant ci permettono di agire insieme ad altri soggetti che condividono gli stessi nostri valori e prendere così parte ad un progetto dalla portata più ampia e dai risultati nettamente più grandi, a beneficio del nostro Pianeta».

Con il sostegno alla campagna Replant, Oknoplast, che fin dai primi anni di attività ha scelto i propri partner e adottato politiche aziendali responsabili con l’obiettivo di limitare il più possibile l’impatto sull’ambiente nel rispetto delle più rigide norme ambientali internazionali, dimostra ancora una volta un impegno presente e concreto a tutela del futuro del nostro Pianeta.

Negli stabilimenti produttivi, per esempio, Oknoplast ha realizzato stazioni di sedimentazione che consentono il recupero dell’acqua dalle macchine di raffreddamento dei componenti in modo tale che venga prelevato solo il 10% di acqua da condotta. L’introduzione di sistemi di recupero del calore nei compressori per riscaldare l’acqua calda nelle aree sociali e nei magazzini e la sostituzione dell’impianto di riscaldamento in capannoni di produzione, oltre a migliorare notevolmente le condizioni di lavoro, garantiscono anche un risparmio energetico complessivo di 460.800 kWh all’anno.

Da un punto di vista logistico l’azienda cerca di ridurre l’impatto sull’ambiente attraverso la collaborazione consolidata con vettori che rispettano elevati standard ambientali, l’introduzione di un software in grado di ottimizzare i percorsi di trasporto del 3% e la dismissione di veicoli che emettono anidride carbonica all’interno degli stabilimenti, promuovendo il graduale utilizzo di carrelli elevatori elettrici o a gas.

L’azienda, inoltre, gestisce in modo responsabile anche gli scarti di produzione: tutti i serramenti sono realizzati in PVC vergine o alluminio, che vengono riciclati al 100%. L’azienda collabora con imprese specializzate nello smaltimento, nella raccolta e nel riciclo dei rifiuti che sono già prodotti in quantità ridotta grazie all’introduzione di un numero crescente di supporti metallici per il trasporto delle finestre, molto più durevoli di quelli in legno.

L’impegno a realizzare prodotti innovativi in modo responsabile abbraccia ovviamente l’ambiente circostante e la salute dei propri clienti: tutte le finestre prodotte sono a bassissimo contenuto di Composti Organici Volatili – COV – e prive di piombo, entrambi dannosi per la salute dell’uomo.

«Il nostro futuro dipende dalla salute del mare e la salute del mare dipende da noi – dice Raffaella Giugni, responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo – “Replant” nasce proprio da un’urgenza: l’immenso patrimonio di biodiversità nascosto sotto il livello del mare è di vitale importanza per la nostra sopravvivenza sul Pianeta. Ogni mezz’ora perdiamo un’area ricoperta di praterie marine estesa come un campo di calcio e forse non tutti sanno che una prateria di Cymodocea di 2mq rilascia in media al giorno una quantità di ossigeno pari a quella prodotta da un albero adulto. Il ripristino degli ecosistemi marini degradati è parte del PNRR ed è anche una delle priorità individuate dalle Nazioni Unite per il decennio del mare. Questo dovrebbe farci riflettere sull’importanza delle foreste marine che, proprio come quelle terrestri, devono essere tutelate e conservate».

Le foreste del mare offrono rifugio ad oltre un quarto delle specie di flora e fauna del Mediterraneo, che è considerato un hotspot di biodiversità, cioè una regione caratterizzata da un’elevata diversità di ambienti e di organismi, con un numero stimato di oltre 17.000 specie (circa il 7,5% degli organismi marini presenti sul pianeta). Tra le tante fanerogame troviamo la Posidonia oceanica e la Cymodocea nodosa, piante che vivono sotto il livello del mare – spesso erroneamente identificate come alghe – composte da radici, fusto e foglie, che producono fiori, semi e frutti e che svolgono un ruolo fondamentale a livello ecologico e di biodiversità. In particolare, la Cymodocea nodosa, oltre a contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico tramite l’assorbimento di CO2 e la produzione di ossigeno, racchiude i microhabitat naturali di numerose specie animali e vegetali del Mediterraneo, tra cui orate, seppie, dentici, triglie e murene – contribuendo così al mantenimento della biodiversità – e mitiga l’erosione costiera, attenuando il movimento ondoso e riducendo la quantità di sabbia portata via dal mare.

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