HomeGreenL'ANELLO FORTE: 14 DONNE DELLE LANGHE PER IL CIRCULAR DEL VINO

L’ANELLO FORTE: 14 DONNE DELLE LANGHE PER IL CIRCULAR DEL VINO

Sono 14 donne imprenditrici vinicole di Monforte d’Alba (sette di loro hanno meno di 35 anni), coltivano la vigna, producono vino e sono sensibili ai temi ambientali. Nelle loro aziende riciclano e riutilizzano tutti gli scarti di lavorazione. E ora hanno costituito la nuova associazione L’Anello Forte nelle Langhe, richiamandosi al libro di Nuto Revelli che raccontava la campagna piemontese del dopoguerra attraverso la voce delle donne. Il loro obiettivo è creare «una virtuosa economia circolare di prossimità, mantenendo la memoria contadina che non ha mai sprecato nulla».

Il debutto, il 4 giugno in occasione di Spazzamondo e della degustazione di Barolo annuale organizzata da Barolo Boys. La nascita, il 30 gennaio dell’anno scorso nella cantina Domenico Clerico.

«Dal 2018 lavoriamo a progetti di economia circolare – dice Sara Vezza, produttrice di vino e presidente del gruppo – che riguardano tutti i materiali che nelle cantine sono arrivati a fine ciclo, come la plastica, carta e cartone, e i tappi. Sentiamo l’urgenza di non sprecare risorse, di immaginare un futuro possibile per le generazioni che verranno, di declinare la sostenibilità in ogni suo aspetto, di affrontare la complessità dell’economia circolare, di mantenere viva la memoria di chi ci ha preceduto».

La prima iniziativa realizzata da L’Anello Forte è una scatola per le bottiglie di vino interamente fatta con scarti prodotti nel Comune di Monforte d’Alba: «Grazie alla collaborazione con FAG, azienda di packaging di Dogliani, e Osson che si occupa di recupero dei materiali – spiega Vezza – siamo riusciti a realizzare il sogno di produrre scatole per il trasporto del vino con cartone riciclato dalle nostre colline. È totalmente riciclabile e conforme alla nostra filosofia».

Un altro progetto che sta coinvolgendo tutta la comunità di Monforte è il recupero dei tappi di sughero, che vengono poi conferiti alla comunità Arti e Mestieri e destinati a una nuova vita nel settore edilizio.

«Ma stiamo ora lavorando per riutilizzare anche le vinacce e gli scarti organici della vigna e delle lavorazioni in cantina e soprattutto della plastica – annuncia la presidente – Tutto questo è successo grazie a una persona che ha illuminato le nostre vite: Maria Bianucci, giornalista, concittadina, che ci ha sempre spronati verso un’ottica di sostenibilità e responsabilità sociale. Maria non è più con noi fisicamente, ma continua a vivere nei progetti che abbiamo condiviso e che portiamo avanti».

Grazie a Maria Bianucci è nato il Premio RewineDesign nel 2018 in collaborazione con l’Istituto Europeo Design Torino. Con il suo supporto il Comune di Monforte ottiene ogni anno il riconoscimento Spighe Verdi.

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