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RISSONE (FOREVER BAMBU’): LA CATTURA DI CO2 DEVE DIVENTARE UN PRODOTTO AGRICOLO

La cattura di CO2 e le attività ad essa collegate, utili a sostenere le aziende per compensare le loro emissioni nocive devono diventare un “prodotto agricolo” a tutti gli effetti. a partire da quelli fiscali, per i quali ancora le Entrate del nostro Paese necessitano degli opportuni chiarimenti, anzi di una manovra normativa vera e propria. Lo ha rilevato Emanuele Rissone, founder e presidente di Forever Bambù, durante la presentazione avvenuta a Milano della certificazione di assorbimento di C02 su blockchain, la prima in Italia su NFT che può assicurare in maniera trasparente, univoca e immutabile la compensazione ottenuta dalle foreste di bambù di Forever Bambù. Il paradosso denunciato da Rissone, che qui sotto nel video illustra la situazione e l’avvio delle iniziative messe in campo per fare pressing sul Parlamento, è un altro segnale di un Paese ancora a due marce sulla sostenibilità e su ciò che serve alle imprese. In barba al PNRR e a tutti i fondi europei disponibili.

Forever Bambù, società italiana leader e pioniere nel bambù gigante in Europa, ha innovato il suo settore gestendo l’intero ciclo di vita dei bambuseti, dalla piantumazione all’utilizzo della biomassa per la produzione di bioplastiche con le fibre della canna fino a servizi per la compensazione di CO2 per aziende e attività professionali.Oggi, forte di questa solida esperienza, annuncia un passo avanti garantendo il proprio servizio di compensazione e mitigazione, Forever Zero CO2, tramite tecnologia blockchain e gli NFT. Si tratta del primo progetto italiano che certifica in maniera trasparente ed immutabile la compensazione ottenuta da foreste italiane.  “L’assorbimento della CO2 su un determinato lotto è un fenomeno apparentemente intangibile” commenta Emanuele Rissone, Presidente e Fondatore di Forever Bambù. “Per questo abbiamo deciso di studiare questo nuovo ambito di applicazione, trasformando l’impegno per l’ambiente in qualcosa di tangibile, certo e prezioso, consentendo alle aziende che investono con noi per diventare a impatto zero di avere certificati univoci, in grado di valutare il valore del risultato ottenuto e sentirsi in un certo modo proprietari di quel singolo appezzamento di piantagione. Gli NFT si sono rivelati lo strumento ideale per farlo e siamo davvero orgogliosi di quanto abbiamo creato, certi che il mercato avrà oggi una ragione in più per continuare ad investire in pratiche green”.Forever Bambù è una delle prime realtà in Europa a utilizzare questa tecnologia per rappresentare asset del mondo reale come un bambuseto, e una delle prime aziende al mondo in grado di garantire una simile sicurezza e trasparenza nel mercato volontario del carbonio. Il progetto, recentemente premiato con il prestigioso Best Green Innovation Project in occasione del Blockchain Revolution Italian Summit a Trento, prevede la creazione di NFT per ogni lotto di terreno, comprensivi di informazioni come le coordinate geografiche, l’estensione in ettari e la quantità e il valore di CO2assorbita da ogni singolo lotto e verrà  presentato questa mattina in un evento dedicato alle aziende e seguito dalla premiazione di imprenditori particolarmente illuminati sotto il profilo ESG.

“Una soluzione all’avanguardia”, per Alessandro Enginoli di Confindustria Cisambiente. Sara Noggler del Comitato Blockchain in Assolombarda, che ha moderato l’incontro, ha commentato “Vedere all’opera aziende con una visione, che hanno il coraggio di buttare il cuore oltre l’ostacolo per realizzare cose grandi, è sempre la sorpresa più bella”.

Grazie alle caratteristiche intrinseche della blockchain, come la trasparenza, la sicurezza e l’immutabilità, gli NFT sono lo strumento perfetto per consentire ai detentori di ogni certificato green di dimostrare di essere i soli a possedere il diritto di usufrutto su un determinato appezzamento di terreno. Forever Bambù per lo sviluppo del progetto, si è avvalsa della consulenza strategica di Finney Hub e per lo sviluppo tecnologico ha invece scelto di affidarsi alle mani sapienti del team di BCode e di Knobs. Gli NFT saranno creati sulla blockchain Polygon, scelta proprio per le sue peculiarità di piattaforma sostenibile, sicura, veloce e con costi di transazione contenuti. 

Non solo tecnologia però, l’azienda ha infatti deciso di dare anche un valore artistico all’iniziativa, aprendosi alla Crypto Arte: ad ogni NFT è infatti associata un’opera unica dell’artista digitale italiano Nicolò Canova che ha dato forma artistica alle numerose virtù del bambù. Nelle opere create, la pianta è rappresentata come strumento, simbolo di un gesto capace di trasformarsi in qualcosa di reale che “impatta positivamente” sul mondo, creando atmosfere oniriche di grande suggestione, con opere che diventano la metafora del gesto di chi restituisce all’ambiente la ricchezza che riceve, compensando le emissioni grazie al Bambù. 

“Abbiamo grandi ambizioni e continuiamo a studiare per arricchire ulteriormente questo percorso virtuoso e circolare” conclude Emanuele Rissone “’Più aziende ci seguiranno su questa strada e più riusciremo, insieme, ad avvicinare l’Italia verso il primo ambizioso obiettivo di riduzione del 55% di emissioni CO2 nel 2030. Noi di Forever Bambù siamo pronti.”Per Forever Bambù questo rappresenta una parte di un progetto molto più ampio, che vedrà tecnologia, innovazione e sostenibilità operare all’unisono verso un unico grande scopo. Prima iniziativa italiana che coniuga una filiera strutturata con l’attenzione per il Pianeta e per i territori attraverso la coltivazione del Bambù Gigante, è l’unica azienda europea del settore ad essere certificata per la produzione biologica e simbiotica. Riunisce oggi 29 società agricole di cui 7 start up innovative per 200 ettari di proprietà, con la partecipazione di oltre 1500 Soci provenienti da tutta Europa e, prima società di creazione di foreste a scopo industriale per la produzione di bioplastica e per la compensazione carbonica, è ora pronta alla quotazione in Borsa.

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