“Il caro materiali e l’aumento dei costi energetici iniziano a pesare sulla crescita del settore delle costruzioni. Se aggiungiamo a questi problemi il blocco del credito e la crisi di liquidità conseguente ci troviamo di fronte ad un colpo di grazia per le imprese del settore edile ed i rischi sono imminenti”. Così i dati istat sulle costruzioni Giovanni Pelazzi, presidente di Argenta SOA, leader per la certificazione delle aziende alla partecipazione alle gare pubbliche.
Pelazzi parla di “pasticcio su Superbonus e bonus edilizi” e di “continui cambiamenti delle norme sui lavori incentivati”, che hanno bloccato il credito e frenato il settore.
“Frena la crescita della produzione nelle costruzioni – aggiunge -, per la prima volta dopo otto mesi. In aprile si è avuto un calo dell’1,3% su marzo, dopo una crescita continua che ha portato da agosto a marzo a un rimbalzo dell’attività di oltre il 16%. Per quanto un rallentamento sia da considerarsi fisiologico è anche vero che l’aumento dei costi energetici e dei prezzi del materiale da costruzione inizia a pesare sulle attività”.
E poi boccia con il marchio di “grande arretratezza culturale e di mancanza di etica civile” questo andirivieni continuo del Governo sulle norme, che scoraggia committenti, aziende e banche.
“Questi continui cambiamenti – conclude – rischiano di creare gravissimi problemi di liquidità per molte aziende e, soprattutto, di affossare un settore che ha trainato la ripresa dell’economia italiana dopo la fase acuta della pandemia”. Con il rischio di causare una perdita dei posti di lavoro creati negli ultimi due anni.