HomeGreenCHIUDE SEIF 2022 ALL'ELBA: L'IMPEGNO DI TUTTI PER LA BELLEZZA DEL MARE

CHIUDE SEIF 2022 ALL’ELBA: L’IMPEGNO DI TUTTI PER LA BELLEZZA DEL MARE

Serve l’impegno di tutti per salvare la bellezza del mare e combattere il climate change. All’insegna di questa necessità si è chiusa all’elba, a Marciana Marina, la quarta edizione di SEIF – Sea Essence International Festival, che dall’8 al 10 luglio ha animato l’Isola d’Elba sul tema “Future Landscapes”, per immaginare i paesaggi del futuro dal punto di vista artistico, ambientale, tecnologico e sociale.

Tra le numerose iniziative: l’inaugurazione della  mostra d’Arte “Paesaggi del Futuro”, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera (fino al 17 luglio a Portoferraio); la messa in scena dello spettacolo di Marzia Camarda Una savia bambina. Gianni Rodari e i modelli femminili”;   la presentazione di  Beyond di Andrea Capobianco (Università IULM), il docu-film che indaga il rapporto tra cinema e futuro e la sua capacità di aiutarci a “visualizzare” il nostro domani.

Organizzato dalla Fondazione Acqua dell’Elba (che nasce dall’impresa fondata decenni fa da Fabio Murzi, Chiara Murzi e Marco Turoni) con il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Marciana Marina, Comune di Marciana, Comune di Portoferraio, ProLoco di Marciana Marina, Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Università IULM, Accademia di Belle Arti di Brera, VisitElba e  Legambiente, SEIF ha avuto l’endorsement dal Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Le attività, gli spettacoli e gli eventi che hanno animato l’Elba durante SEIF hanno infatti raccontato il “futuro che immaginiamo” dal punto di vista artistico, ambientale, tecnologico e sociale e i “paesaggi”, reali o metaforici, che vorremmo “vedere” in futuro”.

“È stata un’edizione molto partecipata, ed essere riusciti a coinvolgere istituzioni, esperti, importanti personalità  e un pubblico molto ampio è una grandissima soddisfazione. SEIF 2022 è stata un’occasione per concretizzare e rendere fattiva  la visione condivisa di sviluppo sostenibile al 2035 per l’Isola d’Elba”, sottolinea Fabio Murzi, Presidente della Fondazione Acqua dell’Elba. “SEIF si è confermato un evento unico per costruire una cultura del mare e per scoprire, attraverso iniziative diverse , modelli concreti di salvaguardia e  valorizzazione del mare e della sua essenza. Una sostenibilità dal basso, dal territorio per il territorio, costruita attraverso un dibattito culturale sul futuro del mare e in linea con gli obiettivi di Agenda 2030”.


Tante le voci che hanno contribuito a celebrare il mare attraverso la cultura, l’economia, la politica, la società e le arti. Ad aprire il festival è stato il workshop “Transizioni e nuovi paesaggi”: al centro del dibattito i paesaggi che caratterizzeranno le coste e il mare nel prossimo futuro, nonché la necessità di gestire la transizione ecologica integrandola in nuovi equilibri ambientali, economici e sociali. Il rischio è infatti che il cambiamento climatico porti a danni irreparabili per tutte le località costiere, che potrebbero essere sommerse a causa dell’innalzamento del mare. Per questo serve intervenire subito, sia puntando sulla sostenibilità intesa come equilibrio tra tecnologia, ambiente e società sia dando spazio ai giovani, mettendo l’oceano al centro dell’educazione scolastica.

È questo l’appello emerso durante il dibattito – moderato dalla giornalista Tonia Cartolano (SkyTg24) – cui sono intervenuti: Fabio Murzi (Presidente della Fondazione Acqua dell’Elba); Norman Larocca, (Direttore della Fondazione Acqua dell’Elba); Gabriella Allori (Sindaco di Marciana Marina), Simone Barbi (Sindaco di  Marciana); Angelo Zini (Sindaco di Portoferraio), Giampiero Sammuri (Presidente Federparchi); Francesca Santoro (specialista di programma IOC-UNESCO e responsabile dell’Ocean Literacy nell’ambito del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite); Cecilia Cellai (membro del Segretariato ASviS); Jonathan Parker (Senior Expert, Direzione Generale Ambiente, Commissione Europea); Alberto Improda (Membro del Consiglio Direttivo Presso ESG European Institute); Alberto D’Alessandro (esperto di Comunicazione Corporate, già Direttore dell’Ufficio in Italia del Consiglio d’Europa); Maria Cristina Galli (Vicedirettrice Accademia di Belle Arti Brera); Maurizio Burlando (Direttore Parco Nazionale Arcipelago Toscano); Michele Manigrasso (Direttore editoriale di Seascape); Umberto Mazzantini (Responsabile Mare Legambiente Toscana). A concludere sono intervenuti Gianni Anselmi (Consigliere Regione Toscana) e Marco Landi (Consigliere Regione Toscana). 

La seconda serata di SEIF ha posto al centro del dibattito la società che vorremmo costruire nel futuro. Un futuro più equo, che ribadisca la centralità del ruolo delle donne nella società. Una centralità anche per tutto ciò che attiene all’ambiente, al mare, allo sviluppo sostenibile e alla relativa  legislazione, educazione e parità di genere. Moderato dalla giornalista Diana De Marsanich, il seminario Future Societies – Donne e Mare, ha visto la partecipazione di:  Rossella Muroni (vicepresidente della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici), Daniela Addis (Presidentessa Generazione Mare), Alessandra Nardini (Assessore Regione Toscana a Istruzione, Formazione professionale, Università e Ricerca, Impiego, Relazioni Internazionali e Politiche di Genere), Marzia Camarda ( Imprenditrice culturale, Consulente indipendente del Gruppo Misto della Camera dei Deputati ed Esperta di didattica e gender equality), Marta Musso (premiata da IOC-UNESCO come Donna di Mare 2022),  Federico Massimo Ceschin (Presidente SIMTUR e European Climate Pact Ambassador),  Johanna Wiedling (MsC – Scientific Collaborator and Expedition Leader Italy, AQUEIS / Sail and Explore Association) e Cristiano Meoni (Vicedirettore del giornale Il Tirreno).

L’ambiente, hanno sottolineato gli ospiti del panel, ha bisogno del protagonismo delle donne, da sempre più sensibili e attente ai temi della tutela e della cura: “non è un caso che nel nostro Paese la green economy spesso viene portata avanti dalle donne e sono firme femminili quelle sotto brevetti innovativi eccezionali”, ha sottolineato l’on. Rossella Muroni. Ma l’empowerment femminile passa anche attraverso l’educazione e l’abbattimento degli stereotipi: solo in questo modo si potrà superare il gender gap in ambito scientifico e accademico. Secondo i dati UNESCO Institute for Statistics (UIS), meno del 30% dei ricercatori mondiali sono donne, ma allo stesso tempo c’è il 10% in più di donne che si occupa di ricerca scientifica marina rispetto agli altri ambiti di ricerca: è inevitabile quindi che le donne giochino un ruolo cruciale per la tutela dell’ambiente e del mare in particolare, che rappresenta il 70% della superficie del nostro pianeta.

Il tema dell’empowerment femminile è stato portato sotto i riflettori anche con lo spettacolo teatrale Una savia bambina. Gianni Rodari e i modelli femminili”, tratto dall’omonimo saggio di Marzia Camarda e da lei diretto. Una“rappresentazione anticonvenzionale del rapporto tra uomini e donne”che, attraverso i testi di Rodari, ha ripercorso i cinque temi principali che riguardano i rapporti tra uomini e donne: il corpo, il lavoro, la coppia, la famiglia, i modelli educativi. “Pur vivendo nella società degli anni Cinquanta,  patriarcale, arretrata e tradizionalista, Rodari nei suoi romanzi e nelle sue novelle raccontava in maniera scanzonata di eroine, di bambine che si arrampicano, di vallette che si salvano da sole. Aveva un’idea eccezionale della cooperazione tra uomini e donne e del ruolo anche sociale che la donna doveva assumere. Il saggio e lo spettacolo intendono quindi offrire un’occasione per ri-leggere Rodari in questa chiave nuova: perché può dirci ancora tante cose per il futuro”, ha spiegato Marzia Camarda.

La cultura e l’arte sono stati un canale privilegiato per parlare dei paesaggi di domani e del futuro che ci aspetta: il tema conduttore del festival è infatti diventato anche il focus della mostra d’Arte “Paesaggi del Futuro”, realizzata nel contesto del Premio Arte Acqua dell’Elba, sviluppato da Fondazione Acqua dell’Elba in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera. Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera hanno così realizzato venti opere visionarie (pittoriche, fotografiche, grafiche, scultoree e multimediali) che raccontano i paesaggi futuri: saranno esposte presso la Sala di Arti figurative Telemaco Signorini a Portoferraio fino al 17 luglio  (tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 23.00). Durante il festival inoltre sono stati annunciati i tre studenti vincitori del Premio, che hanno ricevuto  una borsa di studio (pari a euro 1.500 ciascuna): si tratta di Giulia Gaia Bertini (con l’opera “UN/EXPOSED”, 2021),  Luigi Grava (FOTOGRAFIE – N°5), 2022), Vittoria Tansini (SENZA TITOLO, 2022).

SEIF è stato inoltre il palco privilegiato per presentare il mediometraggio Beyond,un viaggio nel futuro per come è stato nel tempo immaginato dal cinema. Realizzato da Andrea Capobianco,Università IULM, Beyond è un docu-film che indaga il rapporto tra cinema e futuro e la sua capacità di aiutarci a “visualizzare” il nostro domani.

Il festival ha infine dato spazio alla Gaudats Junk Band, che si è esibita con i suoi strumenti riciclati e autoprodotti, in un concerto realizzato in collaborazione con  il Comune di Marciana Marina e la Proloco. Un progetto che unisce musica e sostenibilità nato dall’esperienza di Daniele Guidotti che, attraverso il recupero di cassette per vino, oggetti in plastica, pentole e vario materiale destinato alla discarica, ha costruito gli strumenti musicali e messo insieme un collettivo di amici e musicisti uniti dalla passione per l’ambiente. Ne è scaturito  fuori un “melting pot” artistico, che ha contribuito  a dare vita ad un sound del tutto particolare.

I PIU' POPOLARI