La xylella è solo un brutto ricordo? Non ancora. La malattia che ha attaccato da tempo gli uliveti del Salento continua a generare danni. Una grave situazione che ha prodotto conseguenze prima inimmaginabili non solo sulla produzione di olio, che Coldiretti Puglia stima come dimezzata.
Sulla vicenda è intervenuto il Piano per la rigenerazione olivicola, che con 300 milioni di euro investiti, ha però lasciato sul terreno 4 milioni di quintali di legna, che non riescono ad essere smaltiti, anche per il crollo del prezzo di mercato di questo legname.
Vari i tentativi sperimentati, come quello di utilizzare il legno degli ulivi abbattuti per ristrutturare i muretti a secco della zona.
Più interessante, invece, sembra la soluzione individuata per smaltire questa enorme massa di legname producendo cippato per le centrali a biomassa.
In soccorso di questa soluzione è intervenuta la tecnologia di un’azienda specializzata nel fornire qualificate opportunità. Alla ricerca di opportunità è andata nel Brindisino, a Erchie, una cooperativa agricola in campo da cinque anni, la Ital Bio Energy, che ha incontrato Vermeer Italia, produttrice del trituratore orizzontale HG4000. Il mezzo, che riduce in cippato fino a 400 ulivi all’ora, ha consentito alla Ital Bio Energy di ottimizzare tempi di lavorazione e di consegna, per indirizzare più rapidamente il prodotto alle centrali a biomassa di tutto il Sud.
Un felice connubio tra passione per il territorio e tecnologia, che sta producendo lavoro e, in questo modo, un esempio concreto di circolarità dell’economia locale.