HomeGreenLEGAMBIENTE: LE COMUNITA’ ENERGETICHE MOTORE PER LA DECARBONIZZAZIONE

LEGAMBIENTE: LE COMUNITA’ ENERGETICHE MOTORE PER LA DECARBONIZZAZIONE

L’intervento del presidente Ciafani nel corso della prima sessione del Forum QualEnergia, giunto alla sua XIII edizione.

Ha preso il via questa mattina il Forum “QualEnergia” promosso per il tredicesimo anno consecutivo da Legambiente, Editoriale Nuova Ecologia e Kyoto Club. La Conferenza Nazionale, a carattere itinerante, nasce dall’esperienza del bimestrale QualEnergia e propone un confronto tra istituzioni, imprese, mondo dell’economia e della ricerca sull’efficienza e la sostenibilità del sistema energetico, il clima, le fonti rinnovabili, la  mobilità, l’edilizia. Due giorni di incontri con amministratori pubblici, docenti universitari e imprenditori impegnati in sessioni condotte da giornalisti specializzati.

Ed il dibattitto è entrato nel vivo già nel primo panel dedicato a “Emergenza climatica e Recovery Fund” nel corso del quale Legambiente, attraverso il suo presidente Stefano Ciafani, ha lanciato un messaggio preciso:

le comunità energetiche devono essere “motore per la decarbonizzazione del Paese”, con un sistema di interventi che “potrebbero muovere 13,4 miliardi di euro di investimenti nel periodo tra il 2021 e il 2030, con vantaggi fiscali” (maggior gettito per oltre un miliardo), “ambientali” (taglio della CO2 al 2030 per più di 47 milioni di tonnellate), e “occupazionali” (di 38mila posti di lavoro tra una metà diretti e l’altra metà per l’indotto).

Secondo i dati dello studio ‘Il contributo delle comunità energetiche alla decarbonizzazione in Italia’ – realizzato da Elemens per Legambiente – “già entro il 2030 si stima che il contributo delle energy community possa arrivare a 17,2 Gigawatt di nuova capacità rinnovabile permettendo di incrementare, sempre al 2030, la produzione elettrica di rinnovabili di circa 22,8 Terawattora, coprendo il 30% circa dell’incremento di energia verde prevista dal Piano nazionale integrato energia e clima per centrare i nuovi target di decarbonizzazione a livello europeo”.

Per Ciafani “Il Recovery plan italiano deve avere tra i suoi pilastri il miglioramento dell’efficienza energetica, lo sviluppo delle rinnovabili, del biometano e della mobilità elettrica dandosi come obiettivo prioritario quello di accelerare la diffusione su tutto il territorio nazionale delle comunità energetiche. Il governo non perda questa importante occasione – ha aggiunto il presidente di legambiente – aiutando le imprese a scegliere questo scenario di condivisione e autoproduzione dell’energia da fonti pulite. Tra gli altri interventi da mettere in campo – ha concluso – per accelerare la transizione energetica, occorre promuovere le semplificazioni autorizzative per la realizzazione degli impianti”.

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