HomeGreenBE GREEN TANNERY, LA SFIDA DELLA PELLE CIRCULAR

BE GREEN TANNERY, LA SFIDA DELLA PELLE CIRCULAR

Quale futuro per l’economia circolare e la sostenibilità dell’industria conciaria italiana? Un banco di prova potrà essere l’esito di una campagna di finanziamento che prenderà il via in questo mese su Mamacrowd con il progetto di Be Green Tannery, una pmi nata nel 2018 e fondata cinque anni fa da Felice e Annalisa De Piano a Solofra, sede di un polo di circa 200 imprese conciarie, i cui carichi inquinanti hanno caratterizzato negli anni la cifra ambientale del territorio.

Per l’economia circolare di questo comparto nazionale il Report di Sostenibilità 2020 indica l’obiettivo della creazione di ecosistemi economici di filiera in cui gli scarti di un’impresa siano riutilizzati da un’altra. Non solo, quindi, processi produttivi innovativi e una dinamica che punti alla riduzione progressiva di energia ed altre materie prime.

La prima fase produuttiva di Be Green Tannery – l’esperienza familiare dei fondatori ha consentito a fine 2019 un fatturato di 3,7 milioni di euro e un portafoglio di 38 clienti – ha evidenziato la realizzazione di una pelle metal free certificata dalla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli (una concentrazione di metalli inferiore allo 0,1%) e una riduzione di tempi di lavorazione, consumo energetico e idrico (24 le ore di produzione richieste rispetto alle 36 dei classici metodi di conciatura, 360 i kW contro 540 e 7mila i litri d’acqua necessari in contrapposizione ai 10mila normalmente utilizzati).

Con la campagna in partenza, Be Green Tannery punta a ridurre ulteriormente i consumi di acqua, energia e materiali chimici dei processi produttivi, a ulteriori certificazioni di sostenibilità e all’approvvigionamento di energia tramite fonti rinnovabili.



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