Entro il 2030 il settore biogas e biometano raddoppierà la propria potenza e per il 2050 si stima che quadruplicherà. Nel 2030 L’Europa sarà in grado di produrre 44 miliardi di metri cubi di biometano, pari a 467 TWh. I dati emergono dal recente report di EBA, European Biogas Association.
In Europa vengono prodotti complessivamente 167 TWh di biogas, equivalenti a 15,8 miliardi di metri cubi, e circa 26 TWh di biomethane, pari a 2,43 miliardi di metri cubi. Al termine del 2019 questa produzione corrisponde a 18.943 impianti biogas e a 725 impianti di biometano installati. Il mercato del biometano negli anni è continuato a crescere in maniera significativa: nel 2019 la produzione è aumentata del 15% rispetto all’anno prima. Una crescita che non dà cenni di rallentare.
Un altro aspetto che nel corso degli anni sta mutando riguarda le tipologie di substrati utilizzati per produrre biogas e biometano. Inizialmente gli impianti erano alimentati principalmente con colture dedicate di primo raccolto, ma già a partire dal 2013 si è iniziato a indirizzarsi verso sottoprodotti agricoli e agroindustriali, liquami zootecnici, colture di secondo raccolto e l’umido della raccolta differenziata: dal 2017 non sono più costruiti impianti biometano alimentate con colture dedicate di primo raccolto.
Sul versante dell’innovazione, il report guarda a quella che attualmente è una delle aree di crescita più promettenti del settore: la produzione di Bio-LNG e Bio-CNG. Harmen Dekker, direttore EBA dice: “Il biogas e il biometano sono fonti accessibili di energia rinnovabile: il settore è pronto per l’espansione e in una posizione perfetta per dare un contributo significativo e sostenibile al Green Deal dell’UE. Un quadro legislativo di supporto e coerente accelererà i nostri progressi in corso e incoraggerà gli investimenti, aiutando il nostro settore a raggiungere un minimo di 380 TWh entro il 2030, con un’ulteriore crescita negli anni successivi “.