Sensoworks annuncia la nascita di sistemi per smart city «avanzate», in cui grandi masse di dati raccolti da sensori sparsi in ogni angolo urbano vengono rielaborati dagli algoritmi per gestire sistemi automatizzati, mantenere in funzione servizi e rispondere alle esigenze dei cittadini. La società di Niccolò De Carlo punta a realizzare ecosistemi unici, ove interagiscano piattaforme software e dispositivi connessi, a partire da quelli dell’ambiente urbano.
In tal modo, lampioni intelligenti, automobili, wearables e smartphone possono diventare protagonisti delle attività quotidiane in città, dallo «smart parking» alla raccolta dei rifiuti (smart waste management), dal supermercato intelligente allo «smart hospital». L’Internet delle cose (IoT) raccoglie le informazioni e le trasferisce ai sistemi di intelligenza artificiale (IA), che li elaborano per anticipare i bisogni degli abitanti.
Uno di questi prodotti è è un multisensore da inserire nei contenitori dell’immondizia, che —mediante misuratori di peso, di pH , di gas ed altri sensori, includendo anche un accelerometro— è in grado di misurare e comunicare il tempo reale la percentuale di riempimento del contenitore, il peso raccolto, la temperatura, il cambiamento di inclinazione, l’eventuale scoppio di un incendio, un impatto a causa di un’ipotetica collisione.
Per lo «smart parking», invece, l’installazione di sensori di presenza sugli stalli cittadini permette di conoscere preventivamente lo stato dei parcheggi, arrivando così al massimo utilizzo delle risorse di sosta, a maggiori profitti per i gestori e ad una migliore esperienza per i cittadini. In quest’ottica, possono interagire nell’ecosistema i sistemi «Vehicle-to-Everything» (V2X) e i sensori disseminati lungo le principali arterie cittadine.