HomeGreenCLIMATE CHANGE, PERCHE' COSI' TARDI? PERCHE' COSI' LENTI?

CLIMATE CHANGE, PERCHE’ COSI’ TARDI? PERCHE’ COSI’ LENTI?

Climate change: “Perché così tardi? perché così lenti? Aspetti psico-sociali nel ritardo alla lotta ai cambiamenti climatici, dai comportamenti quotidiani alle azioni collettive”. questo il titolo di un webinar promosso dal PoliMi per giovedì 17 giugno.

Quali sono gli ostacoli di ordine psicologico, sociale o culturale che ritardano le azioni contro la crisi climatica?

Il workshop, organizzato dal GdL RUS Cambiamenti Climatici, intende contribuire alla individuazione – con il contributo specifico di ricercatori, educatori, esperti di comunicazione e public engagement – di quelle resistenze che ostacolano l’adozione di comportamenti virtuosi, sia a livello di singoli individui che di comunità, approfondendo il tema mettendo a sistema l’ambito teorico-critico e il resoconto dello stato delle ricerche a livello nazionale e internazionale, con riferimento anche alle possibili applicazioni nell’ambito delle comunità universitarie.
Per contrastare il cambiamento climatico è quindi molto importante affiancare agli interventi sul versante strutturale e tecnologico un’opportuna conoscenza delle dinamiche psicologico-sociali che sono alla base dei comportamenti quotidiani delle persone. Sono infatti gli individui e le comunità, con i loro stili di vita e le loro scelte di consumo, i destinatari finali delle produzioni che determinano emissioni climalteranti, nonché i soggetti attivi delle possibili azioni di mitigazione e adattamento.

Per questo motivo da alcuni anni si è sviluppata la riflessione sui contributi che possono venire dalle scienze sociali e in particolare dalla psicologia, è quindi utile trovare nuove strategie e accelerare l’inevitabile auspicata transizione verso un sistema energetico e produttivo in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

L’evento si svolgerà in lingua italiana ad eccezione della relazione conclusiva – affidata a Robert Gifford (University of Victoria, Canada) – che illustrerà il quadro delle ricerche internazionali sul tema.

L’obiettivo del GdL Cambiamenti Climatici (coordinatore Stefano Caserini, referente operativa Paola Baglione) è di guidare l’impegno delle università verso azioni di contrasto al cambiamento climatico attraverso la condivisione di informazioni, materiali e metodi finalizzati a definire metriche comuni, conoscenze, competenze e buone pratiche. Le attività riguardano il supporto alla realizzazione degli inventari delle emissioni di CO2 degli atenei, la promozione di piani di mitigazione e di adattamento, il supporto all’assunzione di impegni formali di contenimento delle emissioni e la comunicazione e formazione sul tema.



I PIU' POPOLARI