HomeGreenECONOMIA CIRCOLARE A CICLO COMPLETO SUGLI PFU: IL CO-PROCESSING DI GEOCYCLE

ECONOMIA CIRCOLARE A CICLO COMPLETO SUGLI PFU: IL CO-PROCESSING DI GEOCYCLE

Economia circolare, Geocycle (controllata Gruppo Holcim) accelera sul co-processing per trattare gli PFU (Pneumatici Fuori Uso), dopo un’intesa con EcoPneus, EcoTyre e GreenTyre. Per trasformare il più possibile gli scarti in risorse lo stabilimento produttivo di Ternate ha investito su un impianto che consente il recupero anche della frazione tessile degli PFU.

Non solo gomma triturata. Al cementificio di Ternate stanno ora arrivando i primi flussi di tela da PFU, un materiale molto fine e leggero, con pezzatura da 0 a 6 mm,che brucia bene e velocemente. In questo modo Geocycle si allinea al mercato estero, che già utilizza da tempo il nylon derivante dagli PFU.

L’accordo con i tre Consorzi prevede il ritiro del tessile prodotto negli impianti di granulazione dei pneumatici all’intero territorio nazionale. Daniele Fornai, responsabile Operazioni di Ecopneus spiega: “Ci sono dei flussi di rifiuti, come ad esempio le fibre tessili, che non potendo essere più utilizzate possono e devono essere comunque valorizzate a livello di combustibile. Ciò implica un approccio industriale che richiede qualità, consistenza e certezza dell’approvvigionamento. Per questo è necessario un rapporto di fiducia tra fornitore e cliente”. L’accordo prevede anche di poter conferire il tessile alle cementerie estere del gruppo in caso di disponibilità di materiale superiore alla capacità ricettiva dell’impianto di Ternate garantendo così ai consorzi la continuità del servizio evitando lo smaltimento in discarica.

“La valorizzazione dei rifiuti industriali non recuperabili attraverso recupero di energia e di materia nel processo produttivo del cemento è una soluzione ambientale che consente di non sprecare risorse e anzi di risparmiare materia prima naturale, garantendo gli stessi livelli qualitativi e di performance di prodotto” afferma Marco Turri, general manager Geocycle Italia.

“Abbiamo effettuato un investimento importante presso il nostro stabilimento di Ternate per poter utilizzare e valorizzare il tessile contenuto negli pneumatici altrimenti non recuperabile. In questo impianto investiamo regolarmente in innovazione, per poter recuperare materiali di scarto di vario genere. Possiamo recuperare il 100% dell’energia contenuta in questi materiali all’interno del nostro ciclo produttivo. Di fatto non possiamo più permetterci di sprecare una tale risorse energetica. Questa è economia circolare dove nulla va sprecato” dice Riccardo Bianchi, plant manager di Ternate e Merone.

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