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IN ITALIA 200 COMUNI SENZA NEGOZI E BAR, LA POSSIBILE SVOLTA CON LE BOTTEGHE DEI SERVIZI

L’Italia ha 200 Comuni senza negoizi e bar (100 nel solo Piemonte). Da questo dato proprio dal Piemonte parte l’iniziativa delle Botteghe dei Servizi. La strategia si affianca, in Europa, a quella del piano Avenir Montagne in Francia, che ha lanciato il programma ‘Mille Cafés’, mille bar. Perché il bar è il punto di ritrovo, ancoraggio della comunità. Luogo di scambio e di dialogo. B

Primo passo, in Piemonte, la pubblicazione di un avviso della Regione per la raccolta di manifestazioni di interesse finalizzate alla creazione ed al rafforzamento delle “Botteghe dei servizi”, al sito www.regione.piemonte.it/web/temi/ambienteterritorio/montagna/azioni-per-montagna  
Saranno le Unioni montane di Comuni piemontesi a stimolare proposte e iniziative per i territori, che dovranno essere approntate da operatori privati nei Comuni montani. Dopo l’arrivo delle manifestazioni di interesse (raccolte dalle Unioni montane, con Uncem e GAL) e una valutazione del fabbisogno sociale ed economico espresso, sarà la Regione a costruire un apposito bando per le nuove Botteghe.

Per “Botteghe dei servizi” si intendono esercizi commerciali in cui il commercio al dettaglio (prioritariamente di prodotti alimentari, di giornali, riviste e generi di monopolio) e l’eventuale attività di somministrazione di alimenti e bevande, siano esercitati unitamente ad altri servizi per la collettività e per le comunità, anche con il ruolo di “terminali” della Pubblica Amministrazione sul territorio e pertanto in collaborazione tra i privati beneficiari egli Enti territoriali e la Regione Piemonte. Il bando finale sarà rivolto a imprese o anche cooperative di comunità. Quelle che già posseggono o vogliono sviluppare un negozio, una “Bottega” con tutti questi servizi e prodotti: somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; attività di vendita di generi appartenenti al settore merceologico non alimentare; rivendita di giornali e riviste; rivendita di generi di monopolio e di valori bollati; servizio di rilascio a distanza di certificati per conto di pubbliche amministrazioni; sportello postale, mediante la sottoscrizione di apposita convenzione con Poste italiane, anche per la ricezione e l’invio di pacchi postali e attivit  di e-commerce in appositecassette e locker; servizio bancomat, mediante la sottoscrizione di apposita convenzione con Poste Italiane ovvero con gli Istituti di credito e le banche cooperative; servizio di telefax, fotocopie ed Internet point; biglietteria trasporto pubblico locale, ferroviario o funiviario; servizi di informazione turistica, di comunicazione e di promozione del territorio; noleggio di attrezzature a scopo escursionistico o sportivo; dispensario farmaceutico, ove consentito dalle norme vigenti in materia e nel rispettodelle stesse; spazi per co-working e fab-lab. A tutto questo, si uniranno servizi della Pubblica Amministrazione. Le Botteghe diventeranno interfacce semplici e smart anche della Regione nei territori montani. 

Il bando regionale vero e proprio – successivo dunque alla raccolta delle manifestazioni di interesse – potrà finanziare l’acquisizione, la progettazione, la costruzione, il rinnovo, la trasformazione e l’ampliamento dei locali adibiti o da adibire all’esercizio dell’attività d’impresa e l’acquisizione delle relative aree; l’acquisto, il rinnovo e l’ampliamento delle attrezzature, degli impianti e degli arredi necessari per l’esercizio e l’attività d’impresa; l’acquisto di un autoveicolo a uso commerciale, purché in regola con le normative vigenti per il trasporto di merci deperibili; la realizzazione di zone dotate di accesso pubblico alla rete telematica; la realizzazione di punti di informazione turistica e di sportelli di erogazione di servizi di pubblica utilità rivolti alla cittadinanza.

“Il vero fine non è solo economico – precisa Roberto Colombero, presidente Piemonte di Unione Comuni e Comunità Montane – Ma ancor prima sociale. Perché mai come oggi abbiamo bisogno di luoghi di comunità. Riconoscibili. Punti dove vi sono sì dei servizi, delle opportunità, ma nei quali vi è soprattutto la capacità di riconoscersi. Penso al grande lavoro fatto sulle cooperative di comunità in tante parti d’Italia e del Piemonte. Vi è un luogo fisico, che produce, che dà reddito. Ma prima ancora vi è l’identità, vi è il senso di costruire insieme un pezzo di futuro molto diverso dal passato, senza retorica delle tradizioni, senza restare ancorati nelle banalità. Si costruisce il futuro anche con delle specifiche iniziative e dei finanziamenti come quelli delle Botteghe dei Servizi per il Piemonte”.

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