HomeGreenA SETTIMO TORINESE L'OREAL ACCELERA LA LOTTA AL CLIMATE CHANGE

A SETTIMO TORINESE L’OREAL ACCELERA LA LOTTA AL CLIMATE CHANGE

Una strategia sempre più determinata e convinta di lotta al climate change: L’Oréal applica a Settimo Torinese la sua accelerazione su tutte le iniziative necessarie per combattere il cambiamento climatico. E spinge su riuso, riciclo, riduzione dei consumi energetici.

Il polo industriale di Settimo Torinese (100mila mq, 340 addetti), vanta processi produttivi avviati fin dagli anni ’60 ed è oggi considerato un’eccellenza mondiale nella produzione di cosmetici. E’ carbon neutral dal 2015. Ed è un waterloopfactory, un sito produttivo che consuma acqua unicamente come materia prima nei prodotti. In questo modo vengono riutilizzati e quindi risparmiati più di 30.000 m3 ogni anno, pari a più di 60 piscine da 25 metri. Infine, dal 2015 non manda rifiuti in discarica: il 100% dei rifiuti viene valorizzato.

Per il riuso, alcuni fusti utilizzati nella produzione vengono puliti e sanificati per altri usi. Per il riciclo, un accordo con una cartiera che utilizza il cartone di scarto, consente la produzione di nuovi imballi per lo stabilimento. E già oltre 10 anni fa, il progetto Wall to Wall, la fornitura di flaconi a Km 0 (un fornitore terzo che produce flaconi shampoo all’interno dello stabilimento) aveva permesso di risparmiare quasi 1000 camion/anno utilizzati per il trasporto di articoli di confezionamento, consentendo una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 100 t/anno.

Riguardo alla termovalorizzazione con recupero di energia, vengono utilizzati i fanghi residui dalla stazione di trattamento acque. Sui consumi di acqua, l’evoluzione dell’indicatore ambientale tra il 2005 e il 2020 indica

A Settimo, la qualità L’Oréal è frutto di innovazione e controllo nella produzione, con l’impegno a garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro, la salvaguardia delle risorse naturali, il corretto utilizzo delle materie prime, il risparmio energetico. Il fabbisogno globale termo-elettrico, annullando una potenziale emissione in ambiente pari a oltre 9000 tonnellate di anidride carbonica all’anno, è coperto mediante l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

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