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L’AGRIFOOD VALE 522 MILIARDI, ANITEC-ASSINFORM E CONFINDUSTRIA: ORA CI VUOLE UN PIANO DIGITAL 4.0

L’agrifood pesa sul Pil per un peso pari al 15%, con un valore di 522 miliardi di euro. I suoi orizzonti sono ora sostenibilità e resilienza. E servono investimenti e maggiore convinzione per un vero e proprio piano industriale 4.0, con attenzione particolare per le tecnologie digitali. Dati e considerazioni che emergono dal White Paper “Il Digitale e l’innovazione tecnologica a supporto del settore agrifood italiano”, realizzato dal Gruppo di lavoro Filiere produttive 4.0 di Anitec-Assinform e dal Gruppo di lavoro Agroalimentare dello Steering Committee Innovazione Digitale nelle Filiere di Confindustria Digitale.

L’agricoltura è uno degli asset strategici dell’economia italiana, caratterizzata da una straordinaria diversità biologica e da una forte cultura su tutta la filiera, dalla trasformazione, alla logistica, al consumo finale. Agricoltura e Industria alimentare pesano per oltre il 4% sul PIL nazionale e, includendo anche i settori collegati (commercio, ingrosso/dettaglio, ristorazione e servizi legati al cibo), il sistema si colloca su un peso pari al 15%, con un valore complessivo di circa 522 miliardi di euro, secondo i dati 2019 di CREA-ISTAT.

Per Marco Gay, presidente Anitec-Assinform, c’è da sottolineare “il ruolo chiave e abilitante delle tecnologie digitali 4.0 per il settore agrifood, in linea con le esperienze di altri comparti produttivi leader del Made in Italy: l’innovazione è in grado di sostenere la competitività e la sostenibilità del settore salvaguardando qualità, sicurezza e accessibilità dei prodotti, nonché promuovendo maggiore efficienza dei processi per far fronte alle dinamiche evolutive della domanda”.

Durante la pandemia Covid 19, l’intero comparto si è dimostrato reattivo e capace di soddisfare le esigenze dei cittadini, anche in condizioni particolarmente problematiche. Oggi, in coerenza con quanto indicato nel PNRR, occorre costruire modelli sostenibili per l’ambiente e per la salute dei consumatori, in linea con l’evoluzione degli schemi di fruizione che, a livello globale, la trasformazione digitale ha introdotto nell’attuale scenario di mercato.

La pandemia ha messo in luce un problema nuovo e critico delle filiere: la loro resilienza. Vale a dire la capacità di tenuta delle filiere, che diventa così requisito fondamentale per la tenuta del business. Di conseguenza, emerge la necessità di adottare un approccio olistico ai processi della filiera, che può far leva su un impiego diffuso delle tecnologie digitali. Sostenibilità e resilienza saranno probabilmente i perni su cui si giocherà il futuro prossimo dell’agroalimentare; il Made in Italy, da solo, potrebbe non essere più sufficiente a sostenere i prodotti nazionali sui mercati esteri.

In questo contesto, il White Paper “Il Digitale e l’innovazione tecnologica a supporto al settore agrifood italiano”, analizza il ruolo delle tecnologie digitali come abilitatori di un nuovo modello di business, orientato all’utilizzo dei dati, alla collaborazione tra gli attori della filiera, all’attenzione e centralità del cliente finale.

Nel documento si analizzano i nuovi scenari di mercato, presentando una panoramica dei maggiori cambiamenti in atto, così da fornire un quadro di riferimento esaustivo e identificare le opportunità e i vantaggi derivanti dall’adozione delle nuove tecnologie, oltre che i loro possibili campi di applicazione. Il documento offre una selezione di esperienze e casi d’uso al fine di guidare, con esempi concreti, i player del settore nell’avvio di progetti abilitati da tecnologie digitali.

L’agricoltura è al centro di un processo di profondo rinnovamento, che punta sulle tecnologie digitali – come Big Data, Intelligenza Artificiale e Machine learning, Internet of Things, Cloud e Blockchain, 5G mobile network – per realizzare l’ottimizzazione di filiera che tuteli al meglio il consumatore, migliori la qualità e la resa della produzione agricola e ne garantisca l’origine. La garanzia che le applicazioni e tutti gli evidenziati servizi a supporto della produzione e della distribuzione siano sempre disponibili, veloci, funzionali e sicuri è fondamentale.

Agostino Santoni, presidente Confindustria Digitale, ribadisce l’indispensabilità di una concreta attenzione per le tecnologie digitali, che possono: “contribuire in modo significativo a innovare il comparto agrifood che, nel nostro Paese, non ha solo una rilevanza culturale, ma rappresenta un’importante leva di crescita e sviluppo della nostra economia. Il nostro documento mette in evidenza il ruolo del digitale e delle più importanti tecnologie, che stanno rivoluzionando l’organizzazione del settore e che diventeranno, sempre di più, elementi essenziali per sviluppare un vero piano di industria 4.0 del settore Agrifood”. 

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