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UN FERTILIZZANTE HIGH QUALITY DAGLI SCARTI DI ARANCE E DALLO ZOLFO: IL PROGETTO LIFE RECORGFERT PLUS

Un’iniziativa da 4 milioni di euro per avviare sperimentalmente la produzione di un fertilizzante di alta qualità ottenuto dagli scarti di arance e dallo zolfo. E’ il progetto europeo LIFE RecOrgFert Plus, cui concorrono imprese italiane, l’Università di Reggio Calabria e una Scuola greca di Agricoltura.

SBS Steel Belt Systems, azienda impegnata nella progettazione e costruzione di impianti industriali a nastro d’acciaio inossidabile, ha scelto le competenze di Warrant Hub guidata dal suo founder Fiorenzo Bellelli (Tinexta Group), società leader per la finanza agevolata e il sostegno di progetti di innovazione e sviluppo, per farsi affiancare nel ruolo di coordinatore del progetto, che punta a produrre a Villafranca Tirrena 3mila tonnellate di fertilizzante che eviteranno lo smaltimento in discarica di 1.320 tonnellate di rifiuti umidi di arance e consentiranno il recupero di 2mila e 400 tonnellate di zolfo. Isella Vicini, direttore della European Funding Development di Warrant Hub, è intervenuta nelle procedure di gestione del progetto in corso,

Il processo converte scarti di buccia e polpa provenienti dalla lavorazione delle arance della Fratelli Branca e rifiuti industriali di zolfo generati dalla desolforazione di gas naturale e petrolio grazie anche alla Zolfital. Il risultato è un fertilizzante organico-minerale di alta qualità che sarà in grado di contrastare i fenomeni di desertificazione che già colpiscono l’8% del territorio europeo (dati Agenzia Europea dell’Ambiente) – soprattutto nelle aree meridionali – restituendo fertilità e produttività a terreni resi alcalini e degradati dal cambiamento climatico e dall’agricoltura intensiva.

Per testarne l’efficacia nell’arco di un ciclo biennale su diverse colture (peperoni, pomodori, cipolle, broccoli e frumento duro) dislocate su un’area complessiva di 27 ettari tra Calabria, Abruzzo e la regione greca della Macedonia Centrale, nella città di Tessalonica, al lavoro l’istituto ellenico American Farm School e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

“La nostra competenza nello sviluppo di macchinari innovativi ci consente una perfetta collocazione in un progetto che ha elevati obiettivi ambientali, etici ed economici – dice Giovanni Calamarà, presidente di SBS Steel Belt Systems – . Il supporto di Warrant Hub è senz’altro prezioso per consentirci di contribuire al meglio al successo dell’iniziativa e al raggiungimento dei risultati attesi”.

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