HomeLifeLAVORO LIQUIDO, REVERSE: SMARTWORKING EFFICACE SOLO CON UN DIGITAL REALE

LAVORO LIQUIDO, REVERSE: SMARTWORKING EFFICACE SOLO CON UN DIGITAL REALE

Lavoro liquido: a che punto siamo? Un’indagine Reverse ha letto la situazione, rilevando che lo smartworking appare ai lavoratori come un traguardo dal quale non si torna indietro. Ed emerge la necessità di forme ibride e flessibili, specie nella fascia più giovane del campione testato.

Reverse (specializzata in headhunting e consulenza indirizzata al business digitale), ha analizzato le risposte dei lavoratori italiani equamente campionati per genere, provenienza geografica e seniority tra i 25 e i 60 anni che hanno lavorato almeno parzialmente in smartworking.

Da loro, una risposta comune: mantenere lo smartworking in futuro, dalla nuova gestione liquida del lavoro non si torna più indietro. E una richiesta unanime, per una soluzione di smartworking ibrida e flessibile. La sostengono principalmente gliintervistati tra i 20 e i 30 anni. In generale, tutte le fasce di età si trovano concordi sullo Smartworking fluido.

La prima esigenza: la disconnessione

La questione della reperibilità è molto sentita, sia dalle aziende che dai lavoratori: da qui, l’attuale manovra per la sua regolamentazione, intervenendo su normative, modalità di lavoro per obiettivi, capacità dell’azienda di mantenere l’engagement anche da remoto. Per il 45% dei lavoratori lavorare da casa con una maggiore richiesta di disponibilità da parte dell’azienda ha comportato una notevole sofferenza.Gli HR manager hanno invece raccontato di aver messo in campo l’ufficializzazione dell’ampliamento dell’orario di reperibilità o una gestione autonoma dei team.

L’80% dei lavoratori sostiene poi che I’azienda dovrebbe partecipare alle spese sostenute da chi lavora da casa (internet, postazione di lavoro, ecc). Una richiesta che incontra il netto contrasto delle aziende, che non intendono modificare il contratto di lavoro prevedendo una partecipazione alle spese per chi lavora in smartworking.

Lavoro per obiettivi

Sia i lavoratori che le aziende sono concordi circa un’organizzazione del lavoro per obiettivi. Il 56% dei lavoratori afferma che la propria azienda ha riprogrammato il lavoro su obiettivi per agevolare il lavoro da remoto. Il 60% degli HR manager risponde di aver introdotto o essere in procinto di introdurre modalità di lavoro per obiettivi in cui l’orario è fluido, senza marcatempo. E l’83% considera il lavoro anche parziale da casa come utile per far convivere necessità professionali e vita in famiglia.

La formazione mirata

L’82% dei lavoratori ritienebche introducendo lo smartworking, l’azienda deve porre maggiore attenzione ai percorsi di formazione. Il 90% delle aziende risponde di avere istituito percorsi di formazione per i collaboratori su specifiche piattaforme online di e-learning o tramite webinar specifici a frequenza obbligatoria e, in alcuni casi, di aver avviato delle Academy online.

Rimane insoluta, insomma, l’esigenza di una formazione ad hoc, più mirata e potenziata.

Il gap di contatti personali colmato dalle tecnologie

Per il 65% dei lavoratori, le tecnologie hanno sopperito in modo soddisfacente alla diminuzione dei contatti personali. Dagli HR manager arriva la ricerca di coinvolgere i collaboratori mantenendo i contatti con survey online sul grado di soddisfazione, chat e attività online, eventi in presenza con i team.

Un fattore, questo dell’uso delle tecnologie, che sta a cuore a Reverse. Il suo founder e ceo Daniele Bacchi spiega la ricerca interna di una “tecnologia che non allontana le persone, ma anzi le avvicina e ne potenzia le capacità, liberandole. Perchè il lavoro liquido sia davvero efficace c’è bisogno di mettere in atto strategie per mantenere coinvolti i lavoratori in smartworking, avvalendosi del digitale. Feedback costanti, retrospettive, meeting periodici che coinvolgano tutta l’azienda e survey frequenti sono indispensabili per valutare il grado di soddisfazione dei nostri collaboratori e rendere realmente partecipe anche chi lavora da casa”.

Spazi di lavoro

Il 60% dei lavoratori, in tutte le fasce di età, ha dichiarato che è necessario adeguare gli spazi alla nuova modalità di lavoro liquido. Gli HR manager hanno affermato che le aziende stanno modificando completamente e in tempi molto rapidi il loro assetto, con open space, pc portatili, desk sharing.

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