In occasione della Giornata Nazionale del Mare, celebrata l’11 aprile, è nata a Roma Generazione Mare. Tutta costituita da donne, professioniste nelle varie discipline che possono interessare il settore marino-costiero e le necessità e le opportunità di sviluppo integrato che da esso derivano. Ne è promotrice e ideatrice Daniela Addis, già fondatrice dello Studio Legale Addis Ambiente&Mare, esperta di diritto internazionale dell’ambiente e del mare, che si occupa da più di 25 anni degli ecosistemi marino-costieri, della governance degli oceani e di sviluppo sostenibile.
“Vogliamo lavorare fin da subito – dice Daniela Addis – a proposte operative per rendere concreto e visibile nei fatti il fondamentale principio, recentemente introdotto nella nostra Costituzione all’articolo 41 e che stabilisce che l’iniziativa economica privata non può svolgersi in modo tale da recare danno alla salute e all’ambiente, dandone forma, sostanza e contenuto nel nostro ordinamento legislativo”.
Partecipazione, condivisione e cooperazione sono gli strumenti del metodo attraverso il quale Generazione Mare punta ad obiettivi da sempre prioritari per un Paese che, come l’Italia, si affaccia su vari mari e su essi ha fondato significativa parte delle sue strategie economiche. Obiettivi, oggi, ancora più attuali alla luce dei cambiamenti climatici e delle attività internazionali che li affrontano. Sono quindi indispensabili azioni di contrasto agli impatti delle attività antropiche che insistono sull’ecosistema marino, il miglioramento dei processi decisionali connessi, secondo modalità partecipative condivise. Ciò, nel riconoscimento del ruolo chiave della cooperazione nell’affrontare le sfide ambientali esistenti ed emergenti e nel sostenere il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, promosso dalle Nazioni Unite. In particolare, per gli obiettivi relativi agli oceani, e per i traguardi fissati a livello globale e locale, occorre dare impulso al miglioramento delle pratiche della valorizzazione delle diversità in uno spirito di inclusione, al fine di creare opportunità per tutti, indipendentemente da sesso, etnia, nazionalità, disabilità, età, orientamento sessuale, identità di genere o religione, e quindi di favorirne la leadership nei settori legati al mondo del mare e della sua tutela, nonché la formazione professionale nei mestieri del mare.
Per questo Generazione Mare si è proposta un messaggio con un duplice obiettivo, spiega Daniela Addis “quello dell’identità di genere, (e quindi contro le discriminazioni di genere in tutte le sue declinazioni, e quello della salute sostenibile e interdipendente degli esseri umani, del mondo animale e vegetale, e dei loro ecosistemi condivisi, da contrapporre ad una cultura patriarcale e maschilista, energivora, inquinante e dello spreco, basandosi sull’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile 2030 delle Nazioni Unite, in particolare nella promozione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile 14 “Vita sott’acqua” e 5 “Parità di genere”.