Filiera Tlc, c’è l’Accordo per la costituzione del Fondo di Solidarietà Bilaterale. Lo hanno sottoscritto Asstel-Assotelecomunicazioni, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni, dando seguito al rinnovo del CCNL-TLC del 12 novembre scorso.
Dalle parti, comune la condivisione di un’azione che anche stavolta anticipa la trasformazione del lavoro. Lo sottolineano il presidente di Asstel, Massimo Sarmi, e i segretari generali di Slc Cgil, Fabrizio Solari, Cisl Reti, Vito Vitale, Uilcom Uil, Salvo Ugliarolo, e Ugl Telecomunicazioni, Stefano Conti, alla luce della fase di implementazione del PNRR: ” L’intera Filiera è fortemente impegnata, al fianco delle Istituzioni, nel consentire il raggiungimento degli obiettivi di digitalizzazione del Paese. Per interpretare al meglio tale ruolo, i lavoratori necessitano di nuove competenze orientate alla capacità di implementare l’innovazione. Per questo occorre strutturare un’offerta formativa rispondente alle sfide che ci attendono. Riteniamo centrale il ruolo della formazione, non solo quella scolastica, ma anche quella permanente, che permetta alle persone che lavorano nelle imprese, anche in età adulta, di adattarsi al cambiamento e alle imprese di orientarsi più facilmente verso nuovi modelli di organizzazione del lavoro in chiave innovativa”.
Con l’Accordo vengono individuate le fonti di finanziamento, a carico di imprese e lavoratori, e le diverse prestazioni che il Fondo erogherà con l’obiettivo di adattarsi ai diversificati bisogni della Filiera delle Telecomunicazioni, cui concorrono imprese che rientrano, e non, nel campo di applicazione dei regimi generali di Cassa Integrazione Guadagni; affiancare le imprese nella gestione dei propri lavoratori ed accompagnarle nei processi di formazione e di riqualificazione imposti dalla attuale fase di innovazione tecnologica e di conseguente riconversione industriale; guidare la trasformazione digitale delle imprese della Filiera, sostenendo gli investimenti che possono favorire nuovi modelli di organizzazione del lavoro.
Ora, sempre condivisa, la richiesta di “un supporto pubblico alle finalità del Fondo, aggiuntivo al finanziamento da parte di imprese e lavoratori, che ne acceleri la piena operatività soprattutto nella fase di avvio”.