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FALESIA DIMENTICATA 2.0: IL CROWDFUNDING PER LA SOSTENIBILITA’ E L’AMBIENTE

È online la campagna di crowdfunding dedicata alla Falesia Dimenticata di San Lorenzo in Dorsino, sull’Altopiano della Paganella. Tra gli obiettivi del progetto la promozione della cultura di una montagna inclusiva, la cura dell’ambiente e la realizzazione di un luogo “di tutti e per tutti”. L’iniziativa è promossa dall’associazione Dolomiti Open e dalla fondazione per lo sport inclusivo Sportfund in collaborazione con l’Apt Dolomiti Paganella.

Promuovere la cultura di una montagna inclusiva e l’adozione di comportamenti attenti alla sostenibilità e alla cura dell’ambiente: è questo l’obiettivo della nuova campagna di crowdfunding “Falesia Dimenticata 2.0”.

L’iniziativa, promossa dall’associazione Dolomiti Open e dalla fondazione per lo sport inclusivo Sportfund con il contributo dell’Apt Dolomiti Paganella, mira a preservare una delle più straordinarie aree naturali trentine, un luogo dedicato all’arrampicata inclusiva e a numerose iniziative culturali. Tra gli altri obiettivi della campagna l’ampliamento degli spazi prativi a disposizione delle persone e l’acquisto di nuovi terreni privati per ingrandire l’area della falesia, che porterebbe le attuali vie di arrampicata da 30 a 60.
La parete, ai piedi delle Dolomiti di Brenta, che tra gli anni Ottanta e Novanta ha accolto i più abili alpinisti e arrampicatori internazionali, non è nuova a iniziative di questo tipo.


“La nostra prima operazione di crowdfunding del 2017 è stata per noi un grande successo e non solo per la cifra raccolta (oltre 20 mila euro), ma anche e soprattutto per l’entusiasmo che ci ha trasmesso, spronandoci a portare avanti questo vero e proprio progetto partecipativo- spiega Simone Elmi, presidente di Dolomiti Open-. Grazie a tutti gli appassionati (e non) di arrampicata che hanno creduto sin dall’inizio nell’iniziativa, siamo riusciti ad acquistare l’area e a restituirla alla collettività dopo anni di abbandono. La falesia adesso è ritornata al suo antico splendore e in poco tempo ha registrato un successo senza precedenti, con la frequentazione di tantissime persone (più di 5.000 l’anno) la cui presenza ci ha spinto ad andare avanti nel progetto, puntando ad acquistare una nuova area, adiacente a quella attuale, da valorizzare e restituire all’uso comune. Con un piccolo contributo di tanti si possono fare grandi cose a beneficio della comunità. L’iniziativa, infatti, va ben oltre l’arrampicata e punta alla trasformazione di beni privati in beni a disposizione del pubblico che diventano così, in una visione di montagna inclusiva, “un luogo di tutti e per tutti”.

Tra i focus della campagna anche l’inclusività del luogo. Per questo, l’Associazione Dolomiti Open ha beneficiato di un finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità.

Punti di forza la particolare chiodatura delle vie di arrampicata e le modalità di accoglienza e di fruizione del sito, dove è stato creato un ambiente inclusivo dove guide alpine e operatori locali possano essere dei facilitatori per persone con disabilità.

Il progetto, inoltre, si caratterizza per l’attenzione all’ambiente tradotta nel legame con il progetto partecipativo “Dolomiti Future Lab”, condotto da un pool internazionale di esperti e coordinato dall’Apt Dolomiti Paganella. In particolare, nell’area della Falesia Dimenticata in questi anni sono state realizzate diverse iniziative, tra le quali: un’opera di recupero di muri a secco che, a sua volta, ha stimolato la cura dei terreni limitrofi al sito; la realizzazione di servizi igienici con materiali ecologici e a risparmio energetico; attività culturali e teatrali legate alla montagna inclusiva; e una serie di podcast per promuovere il rispetto dell’ambiente naturale quando si arrampica e si va in montagna. La falesia ha fatto inoltre da volano economico per la nascita di un’attività turistica a opera di giovani del luogo con il recupero e la valorizzazione di un vecchio casolare disabitato.

Oggi, la Falesia Dimenticata di San Lorenzo Dorsino punta ancora più in alto con la nuova raccolta fondi, che già prima della partenza ha riscosso il favore di diverse istituzioni locali. Tra queste il Consorzio turistico “Borgo Vivo”, che ha deciso di devolvere in favore del crowdfunding 1 euro per ogni esperienza acquistata dai turisti a San Lorenzo Dorsino. “Un gesto simbolico, ma che vuole sottolineare l’appoggio della nostra Comunità al progetto, rendendo partecipi anche i turisti”, ha affermato Alberto Bosetti, presidente del Consorzio.

“Anche per questa nuova campagna di crowdfunding abbiamo deciso di continuare la positiva collaborazione con la piattaforma internet eppela.com, attraverso la quale sarà possibile visionare il progetto, i relativi obiettivi e dare, se si vuole, il proprio contributo”, spiega Alberto Benchimol, presidente della fondazione Sportfund. “A differenza della precedente campagna, aperta 40 giorni, questa nuova operazione avrà una durata di almeno di 6 mesi, in modo che l’iniziativa possa essere conosciuta dal maggior numero possibile di persone, appassionati e non, unite per beneficiare tutti di un luogo bello, inclusivo, immerso nella natura, dove praticare l’arrampicata e promuovere la cultura e i valori della sostenibilità”.

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