HomeGreenCON MONINI IL BOSCO DELLA BIODIVERSITA'

CON MONINI IL BOSCO DELLA BIODIVERSITA’

Già piantati in numero elevato, 650mila, i nuovi olivi diventeranno 1 milione entro 8 anni. Tutto questo avviene nel cuore dell’Italia, tra Umbria e Toscana, dove le nuove piante vengono coltivate al 100% in regime biologico per dare vita ad un Bosco che sarà custode della biodiversità. E’ il polmone verde ideato da Monini, partito 2 anni fa e rilanciato in occasione della Giornata Mondiale Unesco dell’Olivo.

Sviluppata prevalentemente su terreni abbandonati e riqualificati, l’iniziativa è indirizzata a un forte impatto ambientale: le nuove piante proteggeranno la salute del terreno e lo preserveranno da rischi di erosione, tutelando la ricchezza dell’olivicoltura italiana e delle sue cultivar e instaurando un sistema virtuoso di salvaguardia. Già concreto e misurabile il beneficio climatico: gli alberi garantiranno il sequestro fino a 50 mila tonnellate di anidride carbonica in 10 anni.

Una buona pratica di agricoltura che interviene in una situazione produttiva da tempo in difficoltà. Nel nostro Paese, al di là delle variabilità annuali, peraltro quest’anno assai negative, la produzione media annua è di circa 300mila tonnellate di olio di oliva a fronte di un fabbisogno che si aggira tra le 850 e le 900mila tonnellate.

Un divario produttivo cui le aziende rispondono acquistando olio dall’estero, spesso non identificabile da parte del consumatore, che può leggere solo un’etichetta che certifica l’olio italiano o quello proveniente da Paesi Ue.

Da qui il progetto dell’azienda, inserito nel suo primo Piano di Sostenibilità A Hand for a Future, presentato lo scorso luglio. Un’iniziativa, dice Zefferino Monini, ideata e convintamente portata avanti “per promuovere un’olivicoltura di qualità che sia italiana fin dall’origine e che sia sostenibile sotto il profilo ambientale, sociale ed economico”.

(fonte: L’Identità nella sua edizione cartacea, in edicola dal martedì alla domenica. Sito web: lidentita.it)

I PIU' POPOLARI