HomeNUCLEARE, SOGIN AL LAVORO PER IL PARCO TECNOLOGICO

NUCLEARE, SOGIN AL LAVORO PER IL PARCO TECNOLOGICO

Si intensificano le iniziative per lo sviluppo del Parco Tecnologico che affiancherà il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi. Se ne è discusso in un importante appuntamento, un workshop internazionale di Sogin, che ha coinvolto oltre 50 esperti salutati dal vice commissario Sogin, Angela Bracco: “Guardiamo al Parco Tecnologico come a un polo di ricerca italiano, di respiro internazionale, all’avanguardia nell’innovazione scientifica e tecnologica. Le relazioni raccolte in questa occasione costituiranno il materiale per un Libro Bianco che sarà un riferimento ad alta valenza tecnica nella definizione dei filoni di ricerca da attivare nel Parco”.

Nel corso del workshop, infatti, sei sessioni hanno accolto le riflessioni sulle nuove tecnologie per il monitoraggio e la gestione dei rifiuti radioattivi, sul rilevamento della radioattività per scopi industriali, sugli aspetti connessi alla misurazione della radioattività per l’ambiente e alla caratterizzazione dei materiali radioattivi, sull’uso e valorizzazione dei radioisotopi.

La progettazione del Parco Tecnologico, attraverso soluzioni compatibili con l’ecosistema del territorio che sarà scelto per ospitarlo, risponde alle esigenze delle policy di sviluppo locale che, a partire dagli anni Novanta, in Italia e in altri Paesi europei, hanno favorito la progressiva diffusione dei parchi tecnologici. Oggi ne esistono circa 400 in oltre 70 Paesi, coinvolgendo circa 128mila imprese.

Nel settore nucleare, l’esempio più interessante è il Joint Research Centre, un centro di ricerca della Commissione Europea costituito da istituti scientifici che ha sede anche in Italia ad Ispra in provincia di Varese oltre che in altri Paesi, ove fornisce un supporto indipendente nella definizione delle politiche energetiche e ambientali Ue.

(fonte: L’Identità nella sua edizione cartacea, in edicola dal martedì alla domenica. Sito web: lidentita.it)

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