Entro i prossimi 5 anni si assisterà ad un cambiamento profondo della struttura professionale del nostro Paese, con un fabbisogno occupazionale che per oltre il 60% riguarderà laureati e diplomati, e per oltre il 35% le professioni tecniche e ad elevata specializzazione.
Lo rivela Unioncamere: tra il 2019 e il 2023 saranno necessari tra i 3 e i 3,2 milioni di nuovi occupati per soddisfare le esigenze produttive delle imprese e della pubblica amministrazione.
“La scelta del percorso di studio è uno dei momenti più importanti della vita dei nostri giovani- afferma il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli – . Fornire ai ragazzi e alle famiglie le informazioni più aggiornate sulle tendenze del mercato del lavoro e sulle professioni che offrono le migliori opportunità per il futuro è fondamentale”.
Le rivelazioni emergono dal nuovo Report Excelsior di Unioncamere e Anpal sui fabbisogni occupazionali 2019-2023.
Tra il 2019 e il 2023 i laureati e i diplomati dovrebbero rappresentare congiuntamente il 62% della richiesta di occupati (54% nel settore privato, 98% in quello pubblico).
In particolare, la domanda di personale laureato potrà attestarsi tra le 959mila e le 1.014unità, e si concentrerà per lo più nell’indirizzo medico-sanitario, con una richiesta tra 171mila e 176mila unità, seguito da quello economico, da 152mila a 162mila unità, da ingegneria, con una domanda compresa tra 127mila e 136mila lavoratori, e dall’area giuridica, da 98mila a 103mila unità.
Per quanto riguarda i diplomi le imprese richiederanno personale diplomato principalmente nell’indirizzo amministrazione, finanza e marketing, con un fabbisogno che potrà variare tra 279mila e 302mila unità, e in quello industria e artigianato, con una domanda complessiva tra 211mila e 235mila unità (tra cui spiccano le richieste degli indirizzi meccanica, meccatronica ed energia con 94-106mila unità ed elettronica ed elettrotecnica con 50-56mila unità). Sarà considerevole anche il fabbisogno di diplomati nell’ambito del turismo, che potrà arrivare a domandare tra i 79mila e gli 82mila occupati.
Mettendo a raffronto queste rivelazioni con i dati del Miur, si prevede che che nel periodo 2019-2023 il totale dei neo-laureati ammonterà a 893.600 unità. Gl indirizzi di laurea con una maggiore richiesta di profili saranno quelli medico-sanitario, economico, ingegneria-architettura, giuridico e statistico.