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AUTOMOTIVE, RENAULT ANTICIPA TUTTI: ECCO IL PRIMO STABILIMENTO IN EUROPA AD ECONOMIA CIRCOLARE

 

Il Gruppo Renault gioca d’anticipo e annuncia la trasformazione dello stabilimento di Flins per creare RE-FACTORY, il primo stabilimento europeo ad economia circolare dedicato alla mobilità, con un obiettivo di bilancio CO2 negativo per il 2030. Un modello industriale competitivo per la mobilità sostenibile, basato sul potenziale di creazione di valore, prodotto dai veicoli per l’intero ciclo di vita che ha come obiettivo anche la creazione di oltre 3.000 nuovi posti di lavoro nei prossimi dieci anni.

Per Jean-Dominique Senard, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Renault,“questo progetto fa leva sul nostro impegno come pionieri dell’economia circolare, sui nostri valori e know-how e risponde appieno alla nostra ambizione di trasformare positivamente il nostro settore industriale”.

Ma vediamo, nello specifico, cosa prevede il nuovo programma del Gruppo:

RE-FACTORY, che sarà sviluppata dal 2021 al 2024, si baserà su un’ampia rete di partner multisettoriali (start-up, partner accademici, grandi gruppi, enti locali, ecc.) e sarà articolata intorno a quattro centri di attività, le cui competenze consentiranno di affiancare i veicoli per tutto il loro ciclo di vita, agendo sui principali componenti dell’economia circolare (approvvigionamento, ecodesign, economia della funzionalità, manutenzione, riutilizzo, sostenibilità delle batterie, rigenerazione e riciclo).

  • RE-TROFIT: in questo centro saranno concentrate tutte le attività che consentono di prolungare la durata di vita dei veicoli e dei loro utilizzi, in coordinamento con il centro Re-Cycle per garantire una gestione efficiente dei flussi dei componenti e materiali usati nello stesso stabilimento. Comprenderà una Factory VO per il ricondizionamento dei veicoli usati, un’attività di retrofit per la conversione dei veicoli termici in altre energie che producono meno carbonio, servizi di riparazione delle flotte aziendali e nuove mobilità, ma anche un reparto di produzione di componenti rari con l’utilizzo di stampanti 3D. Potrà contare anche su un centro di collaudo e prototipazione per testare la durabilità dei veicoli e dei materiali, per arricchire la progettazione dei futuri veicoli e proporre migliorie durante l’utilizzo.
  • RE-ENERGY: con questo centro si intende far passare su scala industriale le potenziali applicazioni che derivano dalle batterie elettriche e dalle nuove fonti di energia (ottimizzazione della prima vita delle batterie, sviluppo di applicazioni second life come lo stoccaggio stazionario dell’energia, gestione delle batterie a fine vita, elaborazione di soluzioni tecniche e di approvvigionamento di nuove fonti energetiche come l’idrogeno).
  • RE-CYCLE: questo centro, che comprende le attività di Choisy le Roi, riunirà tutte le attività del Gruppo che contribuiscono a garantire una gestione efficiente delle risorse e dei flussi, per favorire un approvvigionamento di componenti e materiali a ciclo breve ed integrare nel processo una quota crescente di materiali riciclati o riutilizzati (installazione di una linea di smontaggio dei veicoli a fine vita, estensione delle attività di rigenerazione, riutilizzo e riciclo dei materiali).
  • RE- START: per valorizzare e sviluppare il know-how industriale, ma anche accelerare la ricerca e l’innovazione a livello di economia circolare, questo centro prevede di ospitare un incubatore d’impresa nonché un polo universitario e di formazione.

 

Questi quattro centri, pensati per interagire con il loro ambiente (filiali, clienti, partner, ecc.), funzioneranno – spiega Renault -in modo interconnesso e complementare. RE-TROFIT potrà quindi inviare componenti usati a RE-CYCLE da cui potrà rifornirsi, a sua volta, di componenti rinnovati e riutilizzati. Contestualmente, RE-CYCLE alimenterà gli altri centri con componenti e materiali e fornirà a RE-ENERGY le batterie usate per prepararle al riutilizzo come batterie di seconda vita.

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