HomeGreenALLUMINIO RICICLATO, NUMERI 2020 DA RECORD

ALLUMINIO RICICLATO, NUMERI 2020 DA RECORD

L’Italia è eccellenza europea per l’alluminio riciclato prodotto. Lo dicono i numeri 2020 del Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio (CiAl): 47.400 tonnellate di imballaggi in alluminio riciclate, pari al 68,7% delle complessive 69.000 tonnellate immesse sul mercato, cui vanno aggiunte 4.500 tonnellate di imballaggio sottile destinato alla termovalorizzazione.

Il report 2020 al termine dell’assemblea annuale delle 250 imprese consorziate. Il risultato, vitale per un Paese la cui produzione di alluminio si basa al 100% sul riciclo, ha consentito di evitare emissioni serra pari a 355mila tonnellate di CO2 e risparmiare energia per oltre 153mila tonnellate equivalenti di petrolio, ed è stato reso possibile grazie all’azione combinata di istituzioni, imprese, operatori, cittadini e comuni (sono oggi 5.448, +42 rispetto al 2019), con 442 operatori convenzionati, 221 piattaforme e 12 fonderie. Un trend da record, nonostante la pandemia abbia prodotto un calo dell’immesso (-6%) e delle quantità riciclate (-7%), che conferma il successo di un materiale “eterno”: il 75% di tutto l’alluminio da sempre prodotto sulla Terra è ancora in uso.

La quota di riciclo, seppur in leggero calo ma comunque in linea con i trend degli ultimi anni e superiore agli obiettivi fissati nelle nuove direttive europee sull’economia circolare, conferma come il sistema nazionale di gestione degli imballaggi in alluminio, lungo tutta la filiera della sostenibilità, abbia raggiunto un livello di maturità, consapevolezza e responsabilità tale da garantire un contributo imprescindibile verso la transizione ecologica del Paese – ha commentato il presidente Bruno Rea – . Il processo di sviluppo è ormai irreversibile e anche le principali regioni del Sud Italia, che già quest’anno registrano performance crescenti, saranno presto in grado di ridurre il gap con le aree più mature grazie, anche, al forte impulso che verrà dato dagli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la creazione e l’ammodernamento degli impianti di selezione e trattamento dei materiali”.
“Un ulteriore elemento di soddisfazione – conclude Rea – riguarda proprio l’impegno delle imprese della nostra filiera che, grazie ai continui miglioramenti introdotti dall’innovazione tecnologica – ottimizzazione e riduzione di peso e spessori, completa riciclabilità e un crescente impiego di materiale riciclato – rendono il packaging in alluminio, sempre più affine e coerente con i principi della Prevenzione e quindi con le politiche e i modelli di sviluppo socio-economico della Green Economy. Basti pensare che, sulla base di uno studio effettuato sul “Trend evolutivo del Packaging in alluminio negli ultimi vent’anni, per la produzione di imballaggi sono state risparmiate in totale 107mila tonnellate di alluminio, che si traduce in mancate emissioni serra pari a 936.000 tonnellate di CO2 equivalenti “.

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